Continuano le celebrazioni e iniziative organizzate dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, dall’Associazione per Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, dalla Scuola Popolare di Tor Pignattara e dall’Associazione culturale Bianco e Nero (organizzatrice del KarawanFest) per celebrare i 90 anni del quartiere romano del Municipio Roma 5.
Il progetto 90 Volte Tor Pignattara intende costruire un programma annuale di manifestazioni attraverso la diretta partecipazione delle tante realtà sociali e culturali operanti nel territorio. Numerosi eventi condivisi, per costruire un’offerta culturale plurale, in cui ogni realtà possa dare il proprio contributo.
Dopo un marzo e un aprile ricchissimo di laboratori, presentazioni, seminari con l’approssimarsi dell’estate arrivano le feste di quartiere. Sabato 20 maggio torna ‘Alice nel Paese della Marranella’, evento d’arte e riqualificazione del tessuto urbano e sociale. Organizzato dall’omonima associazione attiva dal 2014, l’evento rappresenta un’importante occasione per la valorizzazione del carattere multietnico e meticcio del quartiere. Quest’anno ‘Alice’ renderà pedonale per un giorno intero un ampio tratto di Via della Marranella, avrà come tema ‘la bellezza della diversità’ e avrà come partner RETAKE Romae il Goethe Institut che porterà in strada la mostra fotografica di Sara Camilli realizzata proprio a Tor Pignattara, oltre a tantissima musica, performance e arte.
Il 2 giugno arriva la seconda edizione di ‘Taste the World’, un evento che esalta il gusto delle differenze e supera le barriere: 10 cucine da 10 diverse nazioni, musica dai 4 angoli della terra, laboratori, mercatini, incontri. La Scuola Internazionale Pisacane apre le sue porte e invita tutti ad assaggiare un mondo nuovo, con una festa per musica di ogni genere, cibo di ogni sapore, gente di ogni natura. L’evento è promosso e organizzato dall’Associazione Pisacane 0-11. Dal 6 all’11 giugno, invece, spazio al festival di cinema Karawan Fest 2017 che quest’anno proietterà i suoi film dentro i cortili dei palazzi di Tor Pignattara, per illuminare con la luce del grande cinema le paure e le diffidenze che da sempre impediscono il dialogo, lo scambio e la condivisione.
Un festival di cinema nomade che porterà lo schermo direttamente nei luoghi comuni dove i cittadini da sempre intessono rapporti e relazioni, per riaffermare l’esigenza dell’incontro e del superamento degli stereotipi. Come sempre, il Karawan Fest affronterà questi temi nel segno dell’allegria con film comici, brillanti e di formazioni, perché ha scelto il sorriso come strumento di comunicazione fra le comunità, le culture e le religioni che convivono a Tor Pignattara. Quest’anno il festival è gemellato con il Cinema di Ringhiera di Milano, per costruire insieme una rete di realtà culturali che portino, su scala nazionale, una nuova visione e un nuovo approccio all’intercultura, all’incontro, alla condivisione e che mettano le periferie al centro dell’agenda culturale di questo Paese.
“Dall’inizio dell’anno – dichiarano gli organizzatori – sono stati oltre 30 gli eventi che hanno arricchito il nostro calendario. Parliamo di quasi 8 eventi culturali al mese che testimoniano la vitalità di un quartiere che, proprio attraverso il suo straordinario tessuto associativo, respinge l’immagine mediatica di periferia degradata e rivendica il suo ruolo centrale nel panorama sociale e culturale romano”. Per sostenere questo obiettivo è stato realizzato un logo celebrativo, necessario per “segnalare” l’adesione del singolo evento all’iniziativa e un sito internet – www.90voltetorpigna.it – con fini informativi e promozionali.
Le realtà associative che intendono aderire all’iniziativa – purché non affiliate a partiti politici e operanti senza scopo di lucro – non dovranno far altro che proporre la propria adesione compilando il formulario presente sul sito o inviando una mail a 90voltetorpigna@gmail.com “90 Volte Tor Pignattara – sottolineano gli organizzatori – intende diffondere la conoscenza del patrimonio storico e culturale del territorio fra le comunità che lo abitano e di richiedere formalmente il riconoscimento di Tor Pignattara come nuovo Rione del Comune di Roma, rivendicando il contributo del quartiere alla costruzione dell’identità democratica e multiculturale della città. Per tale motivo abbiamo richiesto alle tante realtà locali di partecipare a questo calendario condiviso. Ogni associazione, collettivo, realtà locale ha dato tanto a questo quartiere crediamo sia arrivato il momento di rendere evidente a tutta la città che questo territorio produce in modo autonomo e autogestito la propria piattaforma culturale e identitaria, che si fonda sulla partecipazione, sulla tolleranza, l’incontro e la condivisione”.
Sebbene l’insediamento dell’abitato risalga alla costituzione della stazione sanitaria nel 1882, la notte fra il 17 e il 18 luglio 1927 segna un momento storico: l’atto di inclusione dell’area urbana nel territorio amministrativo interno al Comune di Roma. Quella notte, infatti, divenne esecutivo il provvedimento che impose lo spostamento della cinta daziaria comunale oltre via dell’aeroporto di Centocelle: un atto amministrativo che trasformò Tor Pignattara da borgo rurale della campagna romana in ‘uno dei centri abitati compresi nel comune chiuso‘ di Roma.