E’ un Luigi Mattei che non ha timore di nulla quello che ci ha raccontato le ormai note vicende del teatro di Valmontone. Il 20 maggio 2017 ha confermato la sua intenzione di aprire al pubblico la struttura, infischiandosene dell’ordinanza Comunale che vieta ciò.
Premesso che abbiamo contattato le parti in causa per riportare ogni versione, è doveroso sottolineare come qualcuno degli interessati abbia smentito (senza voler tuttavia argomentare) la versione di Mattei, mentre qualcun altro ha confermato le sue parole. Non resta che attendere le decisioni finali di chi sta cercando di far chiarezza sulla vicenda da anni per farsi un’idea più chiara e imparziale.
Tornando alla stretta attualità, Luigi Mattei ci ha spiegato che mancano soltanto 5/6 pannelli da mettere a posto e il teatro sarà definitivamente agibile dopo la ristrutturazione. E’ stato ripulito a sue spese e il 20 maggio, alle ore 17:30, sarà riaperto al pubblico. Almeno, questa è la sua intenzione. Già, perché c’è da scommettere che le autorità locali non saranno d’accordo con lui e potrebbero impedirgli di farlo. Non sarà un’inaugurazione convenzionale: sono previste delle bevande da offrire a chi assisterà all’evento e sarà allestito un banchetto firme. Mattei ha dichiarato che se almeno 30 persone firmeranno al tavolo, si sentirà moralmente obbligato a portare avanti la sua battaglia. Difatti, le firme non avranno alcun valore legale, ma soltanto morale, ha spiegato Mattei. Sa benissimo di rischiare la galera, ma ha dichiarato di non curarsi di ciò.
Il TAR ha dichiarato inammissibile il ricorso fatto da Mattei per rivendicare la sua proprietà. Questo perché Mattei ha scelto di non impugnare un atto specifico per mancanza di denaro (le carte lo definiscono “difetto di interesse”). La procura di Velletri gli diede torto, mentre l’appello gli diede ragione. Lo spoglio del teatro di Valmontone ai suoi danni sarebbe stato clandestino perché eseguito dai vigili urbani e non dalla magistratura. Da allora, è stato ripristinato il possesso del teatro a Mattei. Adesso è il possessore: ruolo che gli permette di avere la parola decisiva sulle sorti della struttura e per questo il Comune ha cercato di convincerlo a trattare. La trattativa non è andata a buon fine poiché Mattei ritiene illegittima l’attuale ordinanza Comunale che dichiara il teatro inagibile e ha smentito ogni possibilità di trattativa con l’attuale Sindaco, Alberto Latini. Non è ancora il proprietario del plesso a causa di un cavillo, ma – stando alle sue parole – è soltanto una questione di tempo prima che torni a esserne ufficialmente il proprietario. E’ invece di questa mattina la notizia che il Comune di Valmontone ha fatto ricorso affermando che il contratto stipulato quando Miele era Sindaco e Mattei è scaduto e di conseguenza la struttura dovrebbe tornare di proprietà Comunale. Tuttavia, Mattei e Miele hanno spiegato che non esisteva alcun contratto scritto e quindi questo ricorso non dovrebbe essere accolto.
Dunque, appuntamento alle 17:30 di sabato 20 maggio. Se non gli verrà impedito di aprire, Mattei spiegherà alla cittadinanza la situazione dal suo punto di vista e farà visitare il teatro ai presenti. Apertura che era inizialmente prevista per il 25 aprile, ma per varie motivazioni è stata posticipata.
Non resta che attendere aggiornamenti e vedere se questa vicenda avrà mai fine. Dal canto nostro, siamo disponibili ad ascoltare chiunque voglia esprimere la propria versione sulla situazione in modo da avere un’idea della situazione non solo dal punto di vista di Mattei.