La vicenda delle prestazioni di gastroenterologia (CPRE), pagate in regime libero professionale, 866 euro l’ora, ad un medico di Tor Vergata, lascia perplessi. Lascia perplessi per il costo strabiliante di una prestazione che negli scorsi anni veniva regolarmente svolta, nella stessa Asl, come di routine, da medici dipendenti senza costi aggiuntivi. Lascia perplessi perché è la punta dell’iceberg, di una prassi consolidata da anni, dell’uso allegro dei fondi nel reparto di gastroenterologia dell’Ospedale Spaziani di Frosinone. È ormai noto che il suddetto reparto di Gastroenterologia rappresenti un’anomalia nazionale, da guinness dei primati, un reparto fantasma, senza alcun posto di degenza. Un reparto attorno al quale, però, è stata realizzata una struttura complessa UOC, dai costi stratosferici. Un reparto dove vi sono strutture, organici ed attrezzature ultra costose, proprie di reparti di degenza efficienti, ove, però, si svolge semplice attività ambulatoriale. Neppure le prestazioni più semplici e tipiche della gastroenterologia sono assicurate, basti pensare che per attivare una banale e semplice alimentazione enterale attraverso PEG, i pazienti dello Spaziani spesso sono costretti a recarsi al presidio di Alatri. Tale è la mancanza di operatività che la rianimazione, per poter alimentare i pazienti più fragili, più gravi ed a rischio, si attiva in autonomia, nonostante si finanzi con spesa ingente un reparto deputato all’uopo. Imperterriti si continua a far semplice attività ambulatoriale, invece che allestire un reparto di degenza, disconoscendo norme e specifiche regionali, utilizzando in maniera dubbia fondi e risorse. La questione CPRE si inquadra perfettamente in questo contesto di spesa dissennata ed insensata.
Ciacciarelli (FI): “Gastroenterologia Spaziani di Frosinone, reparto fantasma, prestazioni in regime libero professionale 866 euro l’ora”
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