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Valle del Sacco, Attivisti 5 stelle: “Questa zona va tutelata sempre, non solo in campagna elettorale”

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valle del sacco 5 stelle
Riceviamo e pubblichiamo:
Viste anche le recenti affermazioni del Dr.Pizzutelli, in linea con quelle del ministro anche se decisamente più circostanziate e tecnicamente ineccepibili, vorremmo chiarire alcuni punti che, altrimenti possono generare equivoci strumentalizzabili a fini elettorali.
In primo luogo è bene ricordare che si sta correlando l’esistenza o meno di una emergenza ambientale alle patologie neoplastiche ragionando di dati relativi alla mortalità.
Per essere più chiari, il tasso di mortalità ci dice quanti soggetti, ammalati di tumore, muoiono in un dato tempo rispetto ad un campione definito. Se il tasso di mortalità scende perché i protocolli terapeutici sono più efficaci, questo non vuol dire che i cassi di neoplasie siano diminuiti: cioè ci si può continuare ad ammalare ma le cure sono più efficaci. Teniamo sempre presente che il costo sociale di un paziente in cura per una neoplasia è molto alto, non solo in termini economici.
 
Riteniamo sia limitante riferire l’emergenza ambientale alle sole patologie tumorali, per quanto gravi esse siano, poiché molte sono le patologie correlate ad esempio all’inquinamento dell’aria ed alle polveri ultra sottili, come giustamente indicato dal dottor Pizzutelli. Bisogna però tenere conto che le numerose specie chimiche inquinanti presenti nel territorio della valle del Sacco, che le hanno valso il triste titolo di SIN, e che un Ministro dovrebbe conoscere, hanno la pessima capacità di agire come interferenti organici.
Questi interferenti si inseriscono nei normali processi fisiologici e metabolici, ad esempio interferiscono con la funzionalità di alcuni ormoni, causando sia patologie croniche non mortali, ma con costo per spesa farmaceutica elevato, sia effetti che potranno essere valutati solo nel medio-lungo periodo.
Data la complessità dell’argomento e l’emotività che naturalmente ne deriva, auspichiamo che la #VALLEDELSACCO non diventi merce di scambio elettorale e auspichiamo che tutti i candidati alle prossime elezioni non usino questo argomento per portare acqua al proprio mulino elettorale, ma si uniscano, magari a bocce ferme, per portare avanti questa battaglia di dignità per il nostro territorio.
Gruppo “Ciociaria terra dei veleni”