Riceviamo e pubblichiamo:
“Al ministro Galletti voglio dire che il nostro è un piano vero ma soprattutto operativo. Con interventi a breve, medio e lungo termine. La fragilità del sistema è frutto di una mancanza di programmazione anche nazionale”. Così in una nota l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari.
“Abbiamo fornito degli indicatori che saranno misurabili ogni anno – spiega – e fissato degli obiettivi che si articolano su tre livelli: riduzione della produzione dei rifiuti (materiali post-consumo) di 200mila tonnellate con risparmi dei costi di raccolta e di smaltimento; potenziamento della raccolta differenziata con l’obiettivo del 70% attraverso l’estensione del porta a porta (e a proposito di concretezza l’attuazione del piano è già iniziata con la raccolta differenziata per le utenze non domestiche), la realizzazione di isole ecologiche – quattro in partenza – e domus ecologiche, lo sviluppo di raccolte di filiera Raee (Rifiuti elettrici ed elettronici), ingombranti, carta e cartoni, la creazione di centri per il riciclo ed il riuso (Cric); la realizzazione di una rete di impianti per il trattamento dell’organico fino a 200mila tonnellate, per la separazione delle plastiche, e infine la creazione di fabbriche di materiali per recuperare ulteriori materie prime seconde delle 449mila tonnellate che restano di indifferenziato (recupero di metalli, di frazioni legno-cellulosiche, di plastiche di pregio, di plastiche non di pregio, di organico che è ancora possibile intercettare dopo la raccolta differenziata). Questo sistema complessivo di gestione dei materiali post-consumo non solo consentirà a Roma di essere autosufficiente ma ci permetterà di trasformare impianti obsoleti in innovative fabbriche dei materiali destinate a sviluppare quell’industria del riciclo ecoefficiente che il nostro Governo non sta promuovendo nel nostro Paese”.
“Noi intendiamo passare da un vecchio modello basato sull’economia lineare che crea valore perso (rifiuti che vanno in discariche e inceneritori) ad un nuovo modello di economia circolare dove i flussi di materiali biologici sono in grado di essere reintegrati nella biosfera e i flussi tecnici sono destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”, aggiunge.
“Riguardo l’affermazione del ministro Galletti che accusa di portare i rifiuti della Capitale in giro per l’Italia e l’Europa gli ricordiamo che in questa fase di transizione, che riflette la fragilità di una non programmazione di gestione dei rifiuti del passato, noi rispettiamo rigorosamente quanto stabilito dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente”, conclude Montanari.
Foto di repertorio.