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Valmontone, Mattei ha manifestato per far riaprire il teatro: obiettivo trenta firme raggiunto e superato

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Valmontone, Mattei ha manifestato per far riaprire il teatro: obiettivo trenta firme raggiunto e superato

Come annunciato da Luigi Mattei, il 20 maggio c’è stata la manifestazione per riaprire il teatro di Valmontone. La riapertura a tutti gli effetti non c’è stata: come spiegato da un manifesto affisso sulla porta del locale, l’apertura era solo virtuale, allo scopo di far firmare. All’iniziativa era presente anche la Polizia Locale, che si è accertata che l’Ordinanza emessa dal Comune (che ne interdice l’accesso per motivi di sicurezza) venisse rispettata. L’evento si è dunque svolto con la massima tranquillità.
Diverse le persone che entravano all’interno del cancello per sentire la versione di Mattei e fornire il proprio supporto tramite una firma. Dalle 17:30 fino alle 20:00 giovani che non hanno mai vissuto i fasti del teatro e persone che hanno assistito a diversi spettacoli si sono avvicendate per firmare al banchetto firme. L’obiettivo era di raggiungere 30 firme, ne sono state ottenute 50. Si tratta comunque di un obiettivo che ha soli risvolti morali e non legali. Per motivi di privacy, non sono state fotografate le persone che hanno aderito all’appello lanciato da Luigi Mattei, che si è dichiarato soddisfatto dell’esito della giornata: “Se prima non mi facevano arrivare nemmeno al cancello, adesso sono riuscito ad arrivare vicino alla porta”.
Mattei ci ha mostrato anche la situazione antistante al teatro (nessuno è potuto entrare all’interno per via del decreto, e la presenza dei vigili si è resa necessaria per far sì che venisse rispettato) e il tutto si è svolto nella massima tranquillità e con il dovuto rispetto delle parti presenti. Ha spiegato quali sono stati i vari interventi fatti alla struttura dal Comune e quelli eseguiti da lui per ridare un po’ di lustro alla zona.
Dunque, Mattei ha fatto quel che aveva promesso. Non è riuscito a far entrare nessuno nella struttura, come sperava, ma un primo importante passo verso la restituzione di un luogo di cultura alla città di Valmontone è stato fatto. Infatti, le persone che hanno aderito all’appello hanno spiegato come si senta l’esigenza di un luogo di aggregazione simile in città. Altri sono semplicemente passati a curiosare, commentando la vicenda, ma hanno scelto di non firmare.
Si spera che la vicenda si risolva il prima possibile, per il bene di tutti i cittadini valmontonesi, che meritano un luogo di aggregazione e socialità. Vi terremo informati in caso di futuri aggiornamenti sulla vicenda che si trascina ormai da troppi anni.