Nei giorni scorsi, alcune classi delle scuole medie superiori del capoluogo hanno visitato il nuovo stadio al Casaleno di Frosinone. I giovani studenti hanno avuto così l’opportunità di conoscere, direttamente dalle parole dei tecnici che hanno progettato l’impianto sportivo, le varie fasi che hanno condotto alla realizzazione di un’opera attualmente in via di ultimazione.
“Il terzo stadio di ultima generazione in Italia è stato concepito anche come momento di aggregazione e di coesione sociale, utile ai nostri giovani per dimostrare come anche la Ciociaria, spesso denigrata, sia in grado di essere all’avanguardia nella tecnologia e nelle infrastrutture, in barba ai soliti disfattisti – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – L’impianto del Casaleno è motivo di vanto e orgoglio per tutti noi, perché costituisce una grande opera pubblica, in partnership tra Comune e privato, la dimostrazione che, se c’è volontà e determinazione, è possibile realizzare opere importanti ed efficienti ed essere presi a modello da tutta Italia”.
L’ing. Stefano Vellucci ha illustrato, ai ragazzi, le peculiarità del modello “fisico” dello stadio, realizzato per valutare gli effetti del vento sulla copertura. La ricostruzione dell’impianto, in scala 1:100, è stata utilizzata per gli studi in galleria del vento presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, istituto che ha sottoposto alla medesima prova anche i modelli degli stadi costruiti negli Emirati Arabi e quello dello Juventus Stadium.
L’architetto Enrico Renzi ha, invece, messo in risalto il fatto che il Casaleno rappresenta uno stadio pensato per le famiglie, sulla tipologia di quello di Udine e di Torino, con oltre 6.000 posti in più rispetto al Matusa, tutti coperti e numerati. Ogni settore avrà accessi per i disabili, con facilitazioni sul piano dell’abbattimento delle barriere architettoniche. La struttura, inoltre, non è stata pensata soltanto per ospitare le partite di calcio, ma per essere vissuta sette giorni su sette, con eventi e concerti per coinvolgere giovani e famiglie.