Il completamento dell’isola ecologica, la piscina per terminare il Monte Compatri Sporting center, il nuovo polo scolastico e l’ex laboratorio delle Funi di Molara da trasformare in una scuola internazionale: ecco il programma della lista Nuovi Orizzonti, che sabato pomeriggio ha incontrato i monticiani per spiegare la sua idea di città. Non un’agenda dei cento giorni, ma un programma di ampio respiro.
“Certo che ci vuole un bel coraggio a fare l’aperitivo a Palazzo Altemps dopo aver bloccato i lavori per la sua messa in sicurezza. Solo i presunti democratici potevano usare una strategia simile, che dimostra come non conoscano vergogna: li abbiamo soprannominati il partito della denuncia. L’unica cosa che sanno fare è presentare risibili esposti in procura, cosa be diversa è amministrare”, attacca nel suo intervento il candidato sindaco Fabio D’Acuti.
“Vogliono trasferire gli uffici comunali proprio a palazzo Altemps. Bene, spieghino dove prenderanno 600mila euro per questa operazione. Non lo dicono perché semplicemente non lo sanno, non hanno idea dei costi da sostenere per un intervento. Un programma elettorale, quello della sinistra che si accoppia con l’estrema destra, già esaurito: la navetta da e per la Metro C l’abbiamo istituita noi, i soldi – in attesa che la Regione Lazio ci finanzia il servizio – li abbiamo stanziati noi. L’acquisizione delle aree demaniali, forse non se ne sono resi conto, è già avvenuta: prima Molara e poi le sedi dell’ex ferrovia Roma-Fiuggi”, aggiunge D’Acuti.
“Non avendo argomenti, si concentrano sulle plance elettorali: sono stato convocato dai carabinieri perché non ci sono su viale Busnago: eppure dovrebbero sapere che sono anni che non sono più installate in quell’area. Non ricordano neppure di aver votato contro l’isola ecologica e il finanziamento per la navetta al capolinea metropolitano.”, continua il candidato sindaco.
“Se dieci anni fa mi avessero detto che al campo sportivo sarebbe arrivata la nazionale di calcio under 17 non ci avrei creduto. Accade da due anni e l’emozione nel vedere le maglie azzurre a Monte Compatri è stata immensa. Adesso quella struttura è in corsa per diventare un centro federale regionale. Noi siamo al lavoro, loro fanno denunce e poi parlano di attacchi personali: ricordo che hanno querelato un nostro collaboratore. Su una lista formata da componenti della stessa famiglia non spenderò neanche una parola”.
“Quando c’è una formazione politica che dice onestà e trasparenza, quando i membri di quella lista si professano come i portatori del verbo di onestà e trasparenza, quando dicono che sono solo loro gli onesti e i trasparenti, fate attenzione: dicono, in sostanza, che se non votate per loro, voi non siete onesti e trasparenti”, spiega Mauro Ansovini, assessore uscente e candidato consigliere, nel corso del suo intervento. “Sorrido nel leggere i programmi di chi attacca il nostro progetto di polo scolastico: noi abbiamo il primo stralcio, i rendering, sappiamo dove reperire i soldi; ma per i nostri avversari non si può fare. Poi apro i loro libricini e scopro che addirittura promettono di realizzarne quattro”, continua Ansovini.
“Quello che so – conclude – è che noi abbiamo investito un milione di euro in manutenzione ordinaria per le scuole, abbiamo mantenuto le tariffe più basse dei Castelli Romani tra Irpef, tari, scuolabus e mensa scolastica. Gli altri, hanno solo vuoti slogan”.
“Fa bene l’assessore Ansovini a ricordare come le nostre siano le tasse più basse. Ricordiamo l’ottimo posizionamento nel rating del ministero delle Finanze, spieghiamo che rispetto a chi ha preceduto abbiamo tagliato le spese telefoniche di 100mila euro: soldi che ci hanno permesso di mantenere invariata l’aliquota Irpef. Oppure ricordiamo il caso dell’anfiteatro: un miliardo di vecchie lire spese per una struttura non solo mai utilizzata ma nemmeno collaudata. E l’assessore ai Lavori pubblici era un signore, Celestino Martorelli, che ancora oggi cerca, in piazza, voti per suo figlio candidato con i pinocchi democratici. Mentre il loro candidato non ha neppure la residenza, non si sa dove paga le tasse e vuole amministrare i nostri soldi”, afferma il sindaco uscente Marco De Carolis.
“Fate un esperimento: chiudete gli occhi e pensate com’era ridotta Monte Compatri dieci anni fa, prima del nostro arrivo. Riapriteli adesso e guardatela: piazzale Busnago, piazza Garibaldi, piazza Mastrofini, la palestra di Laghetto. Senza dimenticare il campo sportivo, gestito da una società che partecipa a un progetto europeo contro il razzismo; iniziativa presentata il 22 maggio a Tor Vergata alla presenza del presidente della Figc Tavecchio, il calciatore della Roma Bruno Peres, l’allenatore dell’under 21 Gigi Di Biagio: Monte Compatri è l’unico paese ad avere un simile onore, affiancato da partner serbi, rumeni, ungheresi, macedoni”, aggiunge De Carolis.
“Loro parlano di personale comunale da riqualificare. Ebbene, ci sono delle eccezioni, ma la maggior parte dei dipendenti di palazzo Borghese è stato messo da noi nelle condizioni di lavorare e lo fa molto bene. Non mostriamo memoria corta. Ci siamo riappropriati della nostra storia – conclude De Carolis –. Continuiamo insieme per realizzare l’isola ecologica, la piscina, il polo scolastico e riqualificare l’ex laboratorio delle funi di Molara. L’11 giugno continuiamo ad andare avanti. Come prima, più di prima”.