Politica

Anagni, Meetup 5 Stelle: “Ambiente e sanità? Solo parole su parole”

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Ecco l’interrogazione di Guido Bassetto sulla mancata copertura del campetto Polifunzionale del Pantano, a Segni

La supercazzola del PD sul presidio ambientale/sanitario.

Abbiamo letto la famosa DGR 228 del 9/05/17 (che alleghiamo) e, chiariamolo subito, il presidio ambientale/sanitario non erogherà né servizi ospedalieri né sarà precursore della riapertura del pronto soccorso. È scritto, nero su bianco, nonostante la speculazione mediatica di chi su questo argomento ha fatto conferenze stampa e manifesti, come il PD, che ad Anagni, afferma ormai da tre anni, la sempre più fantomatica riapertura dell’ospedale. Parole su parole, ma i fatti? Sulla delibera, troviamo svelate le arcane funzioni del PresSA (presidio ambientale-sanitario):

1) sportello di ascolto e di informazione per la popolazione sui temi e rischi ambientali (già previsto dallo statuto del Comune e che avrebbe dovuto fare il Sindaco da quando insediato);
2) programma di prevenzione sulla salute respiratoria di adulti e bambini e sulla salute cardiovascolare degli adulti: cessazione del fumo, stile alimentare corretto, contrasto all’obesità e sedentarietà, riduzione del rischio cardiovascolare e interventi di sostegno alla salute della donna e del bambino (tutto già previsto dallo statuto del Comune e che avrebbe dovuto fare il Sindaco da quando insediato ma non è in grado di partecipare neppure a una passeggiata della salute);
3) rafforzamento dei programmi di screening dei tumori già presenti sul territorio (esiste già una legge sul registro tumori mai applicata);
4) inserimento nei percorsi assistenziali di pazienti con patologie croniche o oncologiche e attività di promozione degli stili di vita corretti (presente nel già citato registro tumori). Il bello è che i prelievi per gli screening verranno effettuati a Colleferro, dove c’è ancora un ospedale funzionante.

Questi screening riguarderanno solo 1200 persone, 600 della provincia di Frosinone e 600 della provincia di Roma, su 19 comuni insistenti sul bacino del Sacco. Dunque solo per la provincia di Frosinone saranno 600 screening a fronte di un bacino di circa 160000 persone! Non è ridicolo? Per questa attività di “CONTROLLO”, inoltre, si spenderanno 1096000 euro e non 1600000 euro millantati in alcuni manifesti. E per fortuna: verrà sprecato qualche spicciolo in meno!!! Non vorremo tediare chi legge e lasciamo che ognuno si faccia la propria opinione sulla delibera. Ma una cosa vogliamo dirla: in questa città qualcuno mente sapendo di mentire o mente perché, non informandosi, ripete le frasi di chi fa questo sporco gioco. Questo territorio, martoriato sia da veleni sia da anni di mala politica, merita un pronto soccorso e dei reparti adeguati e non chiacchieroni vanagloriosi. Finitela di prendere in giro i cittadini e dimettetevi tutti.