Ivan Spaziani, classe ’72, vive a Frosinone da sempre. Ha iniziato la sua attività politica nel 2002 dalla Circoscrizione dello Scalo: prima elezione con l’allora Presidente Daniele Colasanti, col quale condivideva la stessa area politica. Nel 2007 è iniziata la sua avventura nella casa municipale del capoluogo. Un’elezione molto difficile con Alleanza Nazionale, poi 5 anni da consigliere comunale, Delegato Suap nell’Ufficio Commercio. Ha avuto la possibilità di diventare assessore, occasione che Spaziani ha preferito non cogliere in nome del gioco di squadra, cedendola ad un esterno con cui ha portato avanti il percorso politico dal 2002: sempre Daniele Colasanti. Da lì 3 anni di assessorato con molti impegni e tanta dedizione. Svariati i risultati ottenuti, ma soprattutto una porta aperta a tutti coloro che hanno fatto parte negli anni della sua squadra.
La sua è una lunga carriera politica, cosa l’ha avvicinata ad Alternativa Popolare?
«Nelle Elezioni del 2012 – racconta – fui candidato con l’Udc, primo dei non eletti con 285 voti: risultato che l’attività svolta mi ha ripagato; nonostante abbia avuto l’opportunità di entrare in Consiglio ho preferito rispettare la volontà dell’elettorato. Non ero candidato e non avevo intenzione di ripropormi a questa nuova tornata ma ho avuto modo di incontrare l’onorevole Pallone circa tre mesi fa. In lui ho trovato una persona che mi è piaciuta profondamente nel modo di pensare e uno spirito che mi ha restituito la voglia di scendere in campo, in particolare la sua umiltà, la sincerità, la trasparenza e la lealtà che lo contraddistingue da tutti gli altri. Dopo una lunga chiacchierata gli dissi: “Il tuo progetto mi interessa, se va in porto ci sentiamo e vediamo se sono pronto a scendere di nuovo in campo”. Così è stato. Abbiamo quindi deciso di percorre insieme la nuova strada intrapresa dall’onorevole Pallone, oggi chiamata Alternativa Popolare (inizialmente Area Popolare). Abbiamo messo su una bella squadra, un gruppo molto affiatato che ti dà voglia di spingere la lista al massimo delle sue potenzialità. Alternativa Popolare nasce con persone che hanno voglia di fare politica nel rispetto degli altri, mettendosi a disposizione e al servizio della gente, e non a servizio di se stessi».
Cosa si aspetta da queste elezioni e cosa deve aspettarsi l’elettorato da lei?
«Spero che il risultato che otterrà la lista mi permetta di entrare in Consiglio comunale per i tanti progetti che ho in mente per Frosinone. Oltre quelli condivisi col partito, e sposati dal sindaco Ottaviani – spiega Spaziani – mi piacerebbe portarne avanti diversi, in particolare nella zona dello Scalo».
«Una delle prime cause che ho intenzione di sposare – continua – riguarda il più grande parco mai realizzato nella regione Lazio: il parco del Fiume Cosa. Nasce nel cuore di Frosinone, nell’area Matusa, e si sviluppa per ben un ettaro. Vorrei che l’ingresso dell’area sud di questo parco partisse proprio dallo Scalo, e precisamente dalla scuola media “Pietrobono”, dove c’è un terreno del signor Mancini che potremmo trattare per acquistarlo: porterebbe numerosi benefici, a partire dalla possibilità di creare dei parcheggi per la scuola, allargare la carreggiata intasata dal traffico ogni mattina e, tangente ai parcheggi, costruire un bel campo di calcetto per i ragazzi della scuola, ma nel pomeriggio anche per quelli del quartiere. Nell’area verde posizionerei l’ingresso che ci accompagna sulle sponde del Fiume Cosa per arrivare al parco. Questa è un’idea che mi piacerebbe realizzare insieme alla giunta comunale e al candidato sindaco Nicola Ottaviani. Un altro punto fondamentale, per me, sarebbe la riqualificazione globale del quartiere: la creazione della piazza infatti non è che l’inizio di un piccolo percorso che deve essere completato, per dare la possibilità alla zona di avere anche una degna presentabilità per chi vi accede attraverso la stazione ferroviaria».
«Un altro progetto molto interessante – prosegue il candidato di Alternativa Popolare Frosinone – sarebbe far decorare la parte alta di Frosinone, oltre al centro cittadino, dove le infrastrutture ci sono ma serve dar vita al centro storico per renderlo appetibile per le passeggiate o per passare i week end e i fine serata. Spero che i residenti comprendano che questo è un passaggio fondamentale per portare di nuovo la popolazione ad apprezzare il nostro bellissimo centro storico. Da qui nasce anche l’impegno da parte dell’amministrazione, più volte condiviso con il sindaco Ottaviani, a creare un nuovo centro sportivo: il sogno sarebbe riuscire ad attrarre tanti ragazzi e dare la possibilità anche ai diversamente abili di usufruire della struttura».
«Per finire si profila anche l’opportunità di dare un senso di visibilità importante a tutte le rotatorie della Monti Lepini, ad oggi rimaste ferme. Anche se finora hanno dato un grande vantaggio alla circolazione stradale, alcune vanno migliorate, ma in generale hanno bisogno di essere finite sul piano dell’estetica e del decoro: in particolare quella di Madonna della Neve che, non va solo abbellita, ma soprattutto terminata. Tutte migliorie alla viabilità che abbiamo intenzione di portare a termine con impegni concreti ed una buona programmazione» conclude Spaziani.
Cinque anni per cambiare una città, sembra siano pochi, soprattutto se a dare il benvenuto ad Ottaviani nella scorsa tornata c’era un debito di ben 50 milioni di euro. In tutto ciò sembra che il sindaco uscente sia senza dubbio riuscito a migliorare Frosinone senza troppe grinze sulla camicia. Qual è la sua chiave per il successo, secondo lei?
«Cosa riconosco a Nicola Ottaviani quale sindaco – chiede tra sé e sé, sorridendo l’aspirante consigliere – indubbiamente la caparbietà di iniziare e portare a termine un progetto, al di fuori dei tanti ostacoli che si possono presentare nel percorso. La tenacia e il carattere fermo, alla fine, gli hanno sempre dato ragione. Credo che oltre al dissesto finanziario – continua a spiegare Spaziani – un altro ostacolo importante sia stato il decadimento culturale a cui era stata portata la città. In questo senso, ottimo il lavoro svolto: si pensi alla sede delle Belle Arti, ai teatri, ai soggiorni offerti agli anziani per visitare città d’arte e musei. Inoltre fondamentale la riqualificazione dei disegni di Via Ciamarra, storici a Frosinone. Stavano morendo ma con l’impegno profuso ed un investimento non da poco, senza troppe parole, il primo cittadino ha portato a termine anche questo progetto che rimarrà impresso negli anni. Purtroppo nella presentazione delle liste non è stato possibile proiettare tutte e cento le immagini di cui parlava, altrimenti avremmo potuto vedere questo, e molti altri progetti altrettanto importanti, ma che la cittadinanza sono certo non abbia dimenticato».
Personalmente, invece, cosa ricorderà con maggiore soddisfazione?
«Sono diverse le attività che abbiamo svolto – risponde con gli occhi che brillano – ma senza alcun dubbio è stato impareggiabile il senso di gratificazione che ho vissuto per il Rock Festival, con la partecipazione e collaborazione di Francesca Mora ed i tanti stand commerciali, tra cui l’Off Side di Frosinone che ha letteralmente trasferito il locale per due mesi nella piazza dell’ascensore inclinato. Un’esperienza bellissima con un’elevata partecipazione di famiglie. Ma in realtà anche nei giorni di festa e nei ponti abbiamo cercato di creare mercati extra per gli ambulanti, oltre alle giornate concesse dalla Regione Lazio: un grande successo riconosciuto da tutto il settore commerciale».
«Insieme agli altri assessori – chiude emozionato – abbiamo partecipato alla realizzazione della Notte Bianca, una delle prime e delle più prestigiose, che mi ha lasciato un bel ricordo proprio per il flusso di persone accorse anche dalle zone limitrofe e rimaste in città fino all’alba, affollando completamente tutte le strade».
L’Ufficio Stampa
Alternativa Popolare Frosinone