A chi parla di “civismo trasformista”, ha risposto il capolista di Prima Grottaferrata, Alessandro Cocco.
“Vorrei ricordare a tutti gli elettori che, a sostegno della candidatura a sindaco di Luciano Andreotti, ci sono 64 candidati, tutti e sottolineo tutti mossi da vero spirito civico. Essere accusati di civismo trasformista appare ingiusto e offensivo per chi, come il sottoscritto ritiene di essersi impegnato in questi anni a dovere sul territorio con l’ausilio di un’associazione molto attiva e indipendente rispetto alle amministrazioni. Se poi le accuse vengono da chi con disinvoltura disarmante è passato da una giunta di centrodestra ad una formazione di centrosinistra, girovagando negli ultimi mesi in tutte le liste in cerca di un posto al sole prima di approdare dalle parti del Partito Democratico, allora quelle accuse decadono del tutto! Mi sento di difendere la mia coalizione e, senza timore di essere smentito, sono ancora una volta qui a ribadire che la nostra scelta non sarà influenzata dai partiti politici di centro, centrodestra o centrosinistra ma avrà come unico obiettivo la crescita e il benessere di Grottaferrata! Nella nostra coalizione ci sono persone indipendenti da partiti, che non hanno tessere. Ciò non toglie che ogni candidato può avere un proprio bagaglio di rapporti, innanzitutto personali, che non debbono essere tirati in ballo in maniera del tutto strumentale. In conclusione mi sento di dire che noi non osteggiamo nessun partito, anzi siamo pronti a dialogare con tutti purché l’obiettivo sia il benessere di Grottaferrata”