Attualità In primo piano

Inceneritore di Colleferro, la Regione Lazio sollecita la giunta Raggi a prendere una decisione

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Compound Colleferro Comitato Residenti

La questione legata all’inceneritore di Colle Fagiolara, tra Colleferro e Paliano, torna a far discutere. La Regione Lazio sollecita la giunta Raggi a prendere una decisione definitiva in merito alla vicenda rifiuti. Ripercorriamo brevemente le tappe.

La Regione sta riorganizzando Lazio Ambiente e “invita” il Campidoglio a decidere sul destino dell’inceneritore di Colleferro. L’impianto brucia 150mila tonnellate di rifiuti della Capitale, ma al momento è fermo perché necessita di revamping, ovvero la ristrutturazione/manutenzione necessaria affinché i macchinari funzionino al meglio. Revamping che è al momento bloccato dall’immobilismo dei vertici di Ama. Infatti, verso la fine dello scorso anno, l’ex Amministratore Unico, Antonella Giglio, aveva stanziato 2,5 milioni per la manutenzione dell’inceneritore. Dal Campidoglio è però arrivato un secco no, e la somma è rimasta “congelata”. Adesso, l’Ama è stata posta a un aut aut: vendere o comprare. Ciò ha comportato l’invio di 70mila tonnellate di rifiuti in Austria al costo di 135 euro a tonnellata. Al contrario, smaltirli a Colleferro costerebbe alla società 80 euro a tonnellata. La Regione dunque pressa il Campidoglio per far sì che i costi diminuiscano.

Lazio Ambiente fu costituita nel 2009 per salvare dal fallimento il consorzio Gaia. E sulla gestione del suddetto consorzio ci sarebbe molto da dire. La legge Madia dello scorso anno impedisce a Lazio Ambiente di essere proprietaria di impianti di rifiuti, poiché la Regione Lazio ha i poteri di vigilanza, controllo e autorizzazione. Per questo, si deve riorganizzare e ha bisogno di vendere gli impianti. Ai sindacati, è stato garantito il posto per 500 lavoratori: sono infatti previsti investimenti in strutture di compostaggio e riciclo. Questa decisione è passata con il beneplacito dei Sindacati, che hanno sottolineato l’importanza del ritorno nel dibattito pubblico di temi quali la messa in sicurezza degli impianti e la garanzia della salvaguardia occupazionale del personale. Viene anche previsto un intervento di monitoraggio e tutela della salute pubblica, potenziando il presidio sanitario di prevenzione e diagnosi precoce nella Valle del Sacco.

Insomma, prosegue il rimpallo di responsabilità tra Regione e Campidoglio. La situazione però fatica a prendere dei contorni chiari, il tutto mentre le Amministrazioni attuali di Colleferro e Paliano hanno già fatto sapere di voler archiviare definitivamente l’era delle discariche, anche se non esiste al momento nulla di scritto.