E’ arrivata l’estate e un nuovo bruciante tema sta attraversando le vite degli abitanti dei Castelli Romani: la mancanza d’acqua, che rischia però di far passare in secondo piano, il fenomeno delle acquisizioni e delle demolizioni delle case costruite a partire dagli anni 90.
Trascorrono i mesi e prosegue il calvario dei cittadini, costretti a difendere il proprio bene primario davanti ai tribunali amministrativi, spesso dopo aver pagato un esosa sanatoria e troppo spesso a causa della mancata adozione, da parte dei Comuni di residenza, delle perimetrazioni e richieste di piani di variante, pure copiosamente finanziate da soldi pubblici erogati dalla Regione Lazio allo scopo.
Mentre però qualcosa sembra muoversi, e i Sindaci o le rappresentanze dei Comuni di Artena, Ariccia, Albano, Lariano, Rocca Priora, Velletri, Palestrina e Segni, sembrano aver istituito una serie di incontri per cercare una soluzione al problema (incontri che hanno visto la partecipazione delle massime istituzioni regionali), non fa così il Comune di Rocca di Papa, che sebbene abbia il primato delle richieste di sanatoria e del numero di condanne penali in tema di abusivismo, sembra volersi disinteressare del problema, abbandonando a se stessi ed al loro destino, le centinaia (migliaia tenendo conto delle richieste di sanatoria) dei cittadini coinvolti.
“Siamo sinceramente stupiti, dell’assoluta mancanza di linea politica sul problema,da parte del Sindaco Emanuele Crestini” Dichiarano dal direttivo di Equi Diritti. “Il Comune di Rocca di Papa, con la precedente amministrazione Boccia, aveva concorso alla redazione di un documento da inoltrare in regione, per sensibilizzare il Consiglio Regionale del Lazio sul problema. Al momento della sua elezione l’attuale Sindaco di Rocca di Papa, appose la propria firma su quel lavoro, in qualche modo sorprendendoci positivamente. Non e’ facile in Italia vedere un politico che riconosca la bontà del lavoro svolto dall’amministrazione precedente. Ad un anno dall’elezione però siamo costretti a ricrederci. Non solo l’amministrazione di Rocca di Papa non tira fuori dai cassetti le perimetrazioni dei nuclei spontanei finanziate dalla Regione ma addirittura ha disertato, tutti i gli incontri intercomunali avvenuti, ivi compresi quelli che hanno visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e dell’ Assessore all’ urbanistica”. Dichiarano da Equi Diritti.
Ma non e’ Tutto: Il Comitato punta il dito su una delle “peculiarità” del Comune di Rocca di Papa, che renderebbe ancora più assurda, una mancanza di politica sull’argomento. “ Caratteristica del Comune amministrato dal Sindaco Emanuele Crestini, è infatti quella di vedere uno straordinario numero di abusi, insistere su territorio demaniale e conseguentemente già di proprietà del Comune stesso. Porre in essere atti che consentirebbero passi in avanti nella regolarizzazione di quelle abitazioni, oltre a consentire eventuali ipotesi di “riscatto” per i cittadini che le hanno spontaneamente costruite, permetterebbe al Comune di Rocca di Papa di aumentare considerevolmente il valore del proprio patrimonio immobiliare, con relativi benefici in tema di sostenibilità di un bilancio, che tutto appare al momento fuorché roseo”.
Insomma, sia che si voglia andare incontro alle esigenze sociali dei cittadini, sia che si voglia trasformare un passivo dato dal rischio di spese per le demolizioni, in un attivo dato dall’aumento di un patrimonio immobiliare regolarizzato e sanato, l’inspiegabile immobilismo dell’amministrazione Crestini sul tema, appare una vera e propria mancanza di visione politica.”