Nella cornice rilassante del parco dei Cappuccini, sabato 10 giugno, una folta platea di pubblico ha assistito alla presentazione del libro di Simone Marucci “La magia delle lucciole”, evento che rientra nel ventaglio di iniziative culturali promosse dall’Assessorato alla Cultura. Ad animare la presentazione le letture di passi del libro di Tamara Cenciarelli, Emanuela Romani e Isabella Marucci, accompagnate dalla voce e dalla chitarra dello stesso Simone Marucci.
Ad aprire l’incontro il vicesindaco e assessore alla Cultura Valentina Adiutori: «La magia delle lucciole. È lo stesso titolo del libro ad incuriosire e a creare un alone di mistero intorno al libro dell’amico, e ora scrittore, Simone. Infatti, come si può evincere dal titolo le lucciole saranno spesso presenti nelle vicissitudini del protagonista ricoprendo così i più svariati significati. I miei più vivi complimenti a Simone per questo lavoro che traccia un filo sottile sull’importanza delle proprie radici e origini».
Gabriella Mariani, responsabile della biblioteca comunale, ha invece tratto le linee dell’intero romanzo, riconoscendo i molti agganci culturali con la letteratura classica, come per esempio il viaggio o la figura di “Selvaggio”, nome dell’amico d’infanzia del protagonista, ma con un chiaro riferimento alla figura del “buon selvaggio”, cioè il mito dell’uomo con i suoi istinti naturali che deve rapportarsi con la civiltà e la modernizzazione.
Deduzione questa confermata dallo stesso autore che ha precisato: « Questo libro, che in forma romanzesca tratta temi importanti come il valore della famiglia, delle origini, della tutela ambientale, non ha la pretesa di dare risposte, ma solo quello di lasciare un messaggio ai lettori, cioè quello di credere sempre in qualcosa senza soprattutto reprimere gli istinti naturali che la società odierna ci costringe spesso a soffocare. È un testo frutto dell’incontro di molteplici esperienze ascoltate dai racconti dei nostri avi confrontate con esperienze di vita quotidiana contemporanea, a tratti volutamene esasperata nelle peculiarità. È un libro che guarda a un passato remoto con l’intento di rendere più intenso e vibrante il presente».
A chiudere gli interventi il sindaco Domenico Alfieri: «Avere un concittadino, un amministratore e soprattutto un amico che arriva a scrivere un libro è un grande orgoglio soprattutto perché in quest’opera si presenta l’autore in tutta la sua personalità perché da sempre legato alla natura, ai temi ambientali e alla famiglia. Congratulazioni per il progetto perseguito».