Il 24 marzo uscirà al cinema La macchinazione, il nuovo film sulla morte e sugli ultimi giorni di Pier Paolo Pasolini. A recitare il ruolo dell’eclettico artista friulano è Massimo Ranieri.
Incredibile la somiglianza tra l’attore truccato e il Poeta. A circa un anno di distanza dall’ultima pellicola sullo scrittore e giornalista, firmata da Abel Ferrara, La macchinazione tenta di ricostruire i tragici eventi antecedenti all’ormai tragico 2 novembre ’75. Il film infatti si concentra sugli ultimi tre mesi di vita del regista ed è basato sul libro omonimo scritto da David Grieco, uno dei primi a giungere sul luogo dove Pasolini venne ucciso. Grieco firma anche la regia della pellicola.
La trama – Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini sta montando il film Salò o le 120 Giornate di Sodoma. Mentre lavora alla pellicola, scrive Petrolio, libro di denuncia della corruzione finanziaria e politica. Pasolini frequenta un ragazzo di borgata, Pino Pelosi, nel quartiere della Magliana. La notte del 26 agosto viene sottratto dagli stabilimenti Technicolor il negativo di Salò e sarà solo il primo atto di una macchinazione che porterà il regista ad andare incontro al suo tragico destino.
Il film è un crescendo che porta all’idea che dà appunto il titolo all’opera, sebbene lo faccia con una certa stanchezza. Da sottolineare la freschezza e la bravura degli interpreti, ma la messinscena a tratti risulta poco convincente ed è difficile dire qualcosa che non è stato detto sulla morte e sugli ultimi giorni di Pier Paolo Pasolini. Da segnalare nel cast anche un bravissimo Libero De Rienzo. Merito anche a Massimo Ranieri e alla capacità di assorbire tutti gli aspetti dello scrittore.
Come detto, David Grieco fu tra i primi a giungere sul posto, insieme al medico legale Faustino Durante. Grieco aveva cominciato a lavorare nel cinema proprio con Pasolini e i due erano legati da una profonda amicizia. La famiglia del Poeta si rivolse proprio a Grieco per scrivere la memoria di parte civile del primo processo per l’omicidio. La macchinazione racconta gli ultimi tre mesi di vita di Pasolini e del suo rapporto con Pino Pelosi, primo accusato di averlo ucciso.