L’arrivo del Premier Paolo Gentiloni a Colleferro, oltre che a un’opportunità di prestigio per l’intero territorio e – in particolare – per un’eccellenza nostrana come l’Avio, si è rivelata anche un’occasione per ribadire un concetto che ormai da tempo è in cima ai pensieri e alle cronache locali, vale a dire la ferma e costante opposizione a un qualsivoglia piano che promuova lo sviluppo degli inceneritori nella zona.
Proprio per questo in mattinata, sfruttando il passaggio del primo ministro nelle strade della località 3C, che conducono proprio all’ingresso degli stabilimenti, quattro giovani rappresentanti dell’UGI (Unione Giovane Indipendenti) che da anni lavora a favore delle lotte ambientali, avevano preparato uno striscione dal testo “DA BOLOGNA A COLLEFERRO AMBIENTE ALLA BASE E NON AL VERTICE. NO INCENERITORI #G7M”.
Un messaggio, però, che non è mai arrivato a destinazione, visto che le forze dell’ordine hanno fermato il gruppo, prendendo le loro generalità e sequestrando il manifesto contenente la frase.
Il gesto pacifico, ad ogni modo, è servito per ribadire quella che è la linea di pensiero sul tema, in una fase molto calda per quanto riguarda l’impegno finalizzato alla dismissione degli impianti di smaltimento, come ribadito in uno stralcio del comunicato apparso sul profilo Facebook dell’UGI “Noi non demordiamo perché ci siamo sempre stati e sempre ci saremo, NO INCENERITORI FINO ALLA VITTORIA”.
(IMMAGINE DEL PROFILO DI REPERTORIO)