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Marino, il viaggio nell’arte di Mario Gavotti: inaugurazione sabato 17 giugno

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marino mario gavotti

Si terrà sabato 17 giugno 2017 alle ore 17,30 presso la Sala Lepanto di Marino l’inaugurazione della Mostra “Il Viaggio nell’Arte di Mario Gavotti” dall’immagine al percorso interiore, un omaggio alla carriera dell’artista attraverso una raccolta antologica delle sue opere.

L’esposizione, promossa dall’Accademia Castrimeniense con il patrocinio dell’Associazione RETINA ITALIA ONLUS e in partenariato con il Comune di Marino, sarà fruibile ai visitatori fino a domenica 25 giugno con i seguenti orari di apertura: 10-13 e 17-20.

L’evento consta di due Sezioni: una Artistica vera e propria ed una dedicata all’ARTE COME TERAPIA.

Interverranno in qualità di relatori Franco Campegiani, critico, poeta e scrittore e la dott.ssa Maria Luisa Gargiulo, psicologa-psicoterapeuta.

Con grande onore esprimo la mia emozione per questo importante evento che ci arricchisce e ci fa riflettere – dichiara il Presidente dell’Accademia Castrimeniense Marina Funghi In questa epoca confusa ed in continuo “equilibrio sopra la follia” l’unica verità è la ricerca della Bellezza. E attraverso le opere del M° Prof. Mario Gavotti ne abbiamo la visibile e tangibile  conferma”.

Secondo gli  Assessori Paola Tiberi alla Cultura e Barbara Cerro ai Servizi Sociali  il prof. Gavotti è un artista con alle spalle decenni di insegnamento, attività e creatività. Un consolidato percorso culturale che lo ha visto privilegiare, nelle sue sculture, il tema del mare, origine della vita.  Le opere, tutte di forme sinuose, hanno una loro coerenza ed entrano in interrelazione tra loro, sebbene appartenenti a periodi diversi. L’insorgenza di una patologia retinica invalidante impedisce, oggi, alla creatività del Prof. Gavotti di trovare espressione nella scultura, ma non gli ha impedito di sperimentare percorsi creativi alternativi. L’arte come terapia dello spirito e del corpo: il Prof. Gavotti è tornato ad esprimersi, anche attraverso l’aiuto di persone esperte che condividevano la sua stessa patologia, non più nella scultura che tanto amava, ma nel disegno e nell’arte del collage. Un esempio per noi tutti! Anche quando tutto sembra essere perduto, si può proseguire continuando, con mezzi diversi ma con la stessa volontà, nel verso di ciò che si era chiamati ad essere.”

L’evento artistico ha raccolto il plauso dell’Associazione nazionale RETINA ITALIA ONLUS per la lotta alle distrofie retiniche, attraverso la concessione del patrocinio così motivato dal Presidente Assia Andrao: “Il percorso artistico e umano del prof. Gavotti saranno per tutte le persone con disabilità visiva un vero esempio di coraggio e amore per la vita!”.

“La mostra –  afferma il critico Campegiani ripercorre un arco trentennale dell’intenso lavoro svolto dall’artista, che negli ultimi lustri, per motivi di salute, ha rallentato la sua dedizione alla pietra per sviluppare attenzioni verso altri generi artistici, come la meno epica, ma più interiore e profonda, raffinatissima produzione di smalti. Il versante più propriamente scultoreo della mostra è contrassegnato dall’environment, da una poetica di espansione, di invasione dello spazio, di riempimento di vuoti, la cui lontana ascendenza è michelangiolesca. Yin e yang fusi in un solo respiro. Una tensione unitaria e senza interruzioni, dove le masse contrastanti e combacianti alludono a una lotta che si risolve in abbraccio e danza corale.Il mare è tutto: vita e morte, culla e tomba, generazione e fine. E’ moto e quiete, stravolgente affanno e ondeggiante dolcezza, teatro di battaglie cruente e pacificanti abbandoni, luogo di eventi luttuosi e tragici assorbiti in cosmiche armonie. Nel tempo le forme archetipe hanno gradatamente perso i loro riferimenti marini, facendosi più essenziali e universali. Lo sguardo, dall’esterno, si è rivolto all’interno, come se l’oggetto osservato dall’artista iniziasse ad essere se stesso, la propria psiche”.