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Tivoli, dal 23 al 25 giugno arriva la Festa di Mezza Estate

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Le streghe e i folletti. Il grande spettacolo dei fuochi e gli stornelli in dialetto tiburtino. La danza, la poesia e la musica popolare. I gruppi folk e i piatti tipici di Tivoli e delle sue quattro città gemellate con le immancabili ciammaruche. E poi la straordinaria visita notturna nel bosco di Villa Gregoriana illuminato dalle lanterne, con apparizioni e sparizioni di elfi e fattucchiere. E ancora gli artisti di strada in esibizioni spettacolari, il mercato degli artigiani, le visite guidate. Tutto nello straordinario e suggestivo scenario dell’Acropoli e della Cittadella, con una speciale scenografia di luci, fiaccole, candele e scope di saggina.

E’ la Festa di Mezza Estate, in programma a Tivoli venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 giugno, con l’anteprima del MezzaEstate Cinefest a Villa Adriana, nei quattro giorni precedenti.

Come per la Fiera di San Giuseppe, l’amministrazione comunale ha voluto riportare alla luce l’antichissima tradizione della Festa di San Giovanni che si festeggiava non solo a Tivoli ma in tutta Italia e in molti paesi europei. Una festa carica di significati poiché si svolge nella notte più corta dell’anno, di buon auspicio per gli amori, la prole, il raccolto, il grano, il vino. Una volta in questa notte magica  si suonava, si accendevano fuochi e si appendevano scope di saggina e corone d’aglio proprio per tenere lontane le streghe e i folletti maligni. E così dal 23 al 25 giugno, a Tivoli, ci saranno musiche, danze, fuochi e tutto il resto, compresa la rappresentazione dell’universale Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, ambientato proprio in questi speciali giorni dell’anno . La festa è infatti un vero e proprio revival del San Giovanni Tiburtino, arricchito dalle tradizioni popolari, dalle musiche, dalle danze e dai sapori delle quattro città gemellate con Tivoli: Yugawara (Giappone), Delfi (Grecia), Focsani (Romania) e Saint-Amand-les-eaux  (Francia).

Una festa, pertanto, che non solo vuole riportare alla luce, mantenere e far conoscere soprattutto ai giovani le antiche tradizioni tiburtine, compreso il dialetto, ma ha anche l’obiettivo di unire e consolidare – anche con finalità turistiche e di scambi  culturali ed economici – i rapporti con le comunità gemellate con Tivoli, in particolare quella rumena, fortemente radicata in città.

In totale saranno più di 200 gli artisti impegnati in decine di eventi con oltre 50 ore totali di spettacoli tra le parate e le esibizioni di strada, il palco di piazza Rivarola, il Tempio di Vesta, le piazzette della Cittadella e il grande gioco dei fuochi in programma a Ponte Gregoriano a fine serata di venerdì 23, nel cuore della Notte di San Giovanni.

Una grande festa popolare, resa possibile dalla collaborazione con tante associazioni e decine di cittadine e cittadini volontari che hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie arti per l’organizzazione della manifestazione, ai quali va il più sincero ringraziamento, a nome dell’intera comunità.