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Distretto per i beni e le attività culturali nel Lazio: 41 mln per dare impulso a economia della bellezza

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SVILUPPO: 41 MLN PER IL DISTRETTO TECNOLOGICO E CULTURALE SONO IMPULSO AD ECONOMIA DELLA BELLEZZA

41 milioni di euro per vincere la sfida dell’Economia della Bellezza. Il programma di investimenti presentato stamattina dal Presidente Zingaretti e dal vice-Presidente Smeriglio, in accordo con il Ministero della Ricerca, prevede l’avvio di un Distretto per i beni e le attività culturali nel Lazio.

Si tratta di 5 azioni fondamentali per tenere insieme la ricerca, la cultura, il turismo e il paesaggio in un unico grande intervento di sviluppo capace di creare economia. Nuova è anche la modalità di investimento: basta fondi a pioggia, ma risorse finalizzate a progetti chiari,  programmabili e verificabili.

Così Daniela Bianchi, Consigliera Regionale del Lazio  in merito alla presentazione del Distretto Tecnologico per i beni e le attività culturali avvenuta questa mattina alla presenza del Presidente della Regione Nicola Zingaretti, del vice-Presidente e Assessore con delega alla Ricerca Massimiliano Smeriglio e del Ministro all’Università Valeria Fedeli.

Il primo intervento, in cui bando sarà pubblicato nei prossimi giorni, vedrà un investimento da 6 mln di euro per l’avvio nella Regione di un Polo di Eccellenza sulla formazione ricerca nel settore delle tecnologie legate ai beni culturali.

23 mln di euro saranno investiti per la seconda azione, che vedrà entro settembre l’avvio di una call per scegliere di 6-7 siti culturali nel Lazio sui quali avviare progetti di recupero, valorizzazione e fruizione con l’uso di nuove tecnologie.

Altri 3 mln andranno a sostenere l’avvio di startup e nuove imprese nel campo dei beni culturali.

6 mln verranno destinati allo sviluppo di tecnologie destinate allo spettacolo dal vivo come teatro, musica e danza.

Infine, 3,5 mln di euro saranno impegnati per attività di promozione, in modo da far conoscere le tecnologie create a tutto il mondo e avviare accordi internazionali.

L’obiettivo del distretto – conclude Bianchi – sarà quello di riscoprire con  nuove tecnologie l’enorme patrimonio culturale di Roma e delle province, renderlo più aperto, più conosciuto e più amato. Oltre a questo, il Distretto finalmente metterà in connessione il grande capitale umano che abbiamo, fatto soprattutto di giovani, la ricerca e il mondo delle imprese.

Ora però tocca ai territori, alle Università e alle Istituzioni culturali fare la propria parte per presentare progetti validi.

Anche grazie a questo intervento, sono sempre più convinta dell’urgenza di dotare la Regione di una Legge sui “Distretti culturali evoluti”, già presentata in Consiglio. Un’innovazione a costo zero che punta a creare nei territori un sistema di reti per la trasformazione di valore dei poli produttivi dei territori .