Da Picinisco a Canneto, a piedi, tra i boschi in uno dei cammini più suggestivi del Lazio. La Consigliera regionale Daniela Bianchi lo aveva promesso in caso di approvazione della Legge sui Cammini e oggi, insieme al Consigliere Eugenio Patanè, ha mantenuto la parola. Quasi 5 ore di traversata guidati da Mons. Domenico Simeone
Insieme a tanti appassionati lungo il tragitto hanno ricordato quanto fosse importante per il Lazio avere una legge che si occupasse di cammini e di luoghi minori, con l’obiettivo di farli vivere a amare da migliaia di visitatori. Uno di questi è proprio Canneto, Santuario che farà parte della futura Rete dei Cammini del Lazio grazie ad un emendamento della Consigliera Bianchi. Il gruppo, terminato il cammino, si è intrattenuto nel Santuario approfondendone la storia e la tradizione.
In merito alla legge approvata alla Pisana, tra le novità introdotte dal testo ci sono l’istituzione della Rete dei Cammini del Lazio e del suo catasto, un piano annuale e un piano triennale di interventi, il forum per il coinvolgimento delle associazione ed enti locali. A questo si aggiungono le nuove modalità di accoglienza come la casa del Camminatore e l’attribuzione di “interesse pubblico” a tutti i percorsi, permettendo così di rendere fruibili anche i tratti privati.
Insieme a tanti appassionati lungo il tragitto hanno ricordato quanto fosse importante per il Lazio avere una legge che si occupasse di cammini e di luoghi minori, con l’obiettivo di farli vivere a amare da migliaia di visitatori. Uno di questi è proprio Canneto, Santuario che farà parte della futura Rete dei Cammini del Lazio grazie ad un emendamento della Consigliera Bianchi. Il gruppo, terminato il cammino, si è intrattenuto nel Santuario approfondendone la storia e la tradizione.
In merito alla legge approvata alla Pisana, tra le novità introdotte dal testo ci sono l’istituzione della Rete dei Cammini del Lazio e del suo catasto, un piano annuale e un piano triennale di interventi, il forum per il coinvolgimento delle associazione ed enti locali. A questo si aggiungono le nuove modalità di accoglienza come la casa del Camminatore e l’attribuzione di “interesse pubblico” a tutti i percorsi, permettendo così di rendere fruibili anche i tratti privati.