“Io dico semplicemente che per fermare una cosa del genere sono pronto a tutto: dalle ordinanze alla resistenza passiva, il territorio non si tocca. Suonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane.”
Questo il commento del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna sulla decisione presa da Regione e Campidoglio per risolvere l’emergenza rifiuti della capitale. Decisione che prevede il rilancio degli inceneritori di Colleferro.
Lunedì scorso è stato licenziato il piano industriale di AMA che prevede lo stanziamento di 2, 5 milioni di euro per ammodernare l’inceneritore di EP Sistemi ( società controllata al 60% dalla regione Lazio e al 40% da Ama).
Un piano industriale coerente con la strada intrapresa della Regione Lazio che, con la delibera del fabbisogno impiantistico per il trattamento dei rifiuti, ha da tempo scelto di riattivare gli inceneritori di Colleferro (ora fermi per manutenzione) per farli arrivare al massimo carico termico, così da poter smaltire oltre 200.000 tonnelate di rifiuti provenienti da Roma.
Ammodernare gli inceneritori significa per Colleferro non poter chiudere gli impianti e si traduce come un forte schiaffo in faccia a tutta la comunità.
La città ha iniziato da qualche mese un percorso di riduzione dei rifiuti e di raccolta virtuosa con il sistema porta a porta. Da una parte, iniziative comunali e progetti di sostenibilità, dall’altra, disegni politici più grandi che dopo scontri, incontri e fuochi incrociati, hanno delineato la vittima principale: la Valle del Sacco.
Le mosse dell’amministrazione di Colleferro saranno sotto gli occhi di tutti, sopratutto la cittadinanza vorrà spiegazioni e indicazioni da un Sindaco e da una giunta che sulla questione inceneritori ha impostato parte del programma elettorale.
Difficilmente i movimenti ambientalisti del territorio saranno disposti ad accettare questa linea stabilita da Governo, Regione e Campidoglio. C’è qualcuno che non ha fatto i conti con il territorio e probabilmente nello stilare i passi per arrivare al Revamping ( ammodernamento) degli inceneritori non hanno considerato incidenti di percorso.