Alle parole del Sindaco di Paliano di ieri sul tema inceneritori ha risposto Ina Camilli, rappresentante del Comitato Residenti Colleferro. Leggiamo di seguito le sue parole:
Possiamo solo fare illazioni visto che associazioni e comitati non ricevono informazioni seduti ad un tavolo. Neanche i nostri Sindaci stanno meglio se fosse vero, ma non lo credo perché sarebbe un colpo duro alla loro credibilità, che hanno saputo dalla stampa!
La prima linea di proprietà di Lazio Ambiente spa, ovvero della Regione, è stata autorizzata e non abbiamo visto la sollevazione dei Sindaci. Eppure i motivi c’erano! La seconda linea appartiene per il 60% ad Epi Sistemi e il resto ad Ama, Comune di Roma. I Sindaci tacciono sul 60% ma protestano per la decisione del socio di minoranza. Decisione, visti i numeri, ininfluente ai fini del revamping.
Molti sindaci sentono su di loro la responsabilità della situazione sanitaria e ambientale della valle del Sacco – aggiunge Ina Camilli – ma questa deve essere condivisa con i cittadini nei consigli comunali come nelle assemblee pubbliche. Finora si sono auto attribuiti il compito di difendere i nostri diritti esercitando i loro legittimi poteri ma con i cittadini quando ci parlano, dove li incontrano? Vorrei ringraziare a nome dei residenti L’abnegazione dei vigili del fuoco, della polizia locale di Colleferro, dei Carabinieri, della protezione civile (speriamo di non aver dimenticato nessuno) per l’ intervento di ieri sulla via Casilina e Palianese dove è scoppiato un brutto incendio, per fortuna senza danni alle persone, ma non ho saputo di qualcuno dell Amministrazione comunale, anche un solo consigliere, che abbia dimostrato interessamento. La valle del Sacco si difende anche così, stando vicino ai suoi abitanti.
Va sempre ricordato che la Regione non ha un PIANO RIFIUTI! E che le assicurazioni che ci sono state date non erano garanzie! Quindi nessuna sorpresa! Dopo la notizia dell’accordo per il revamping degli inceneritori di Colle Sughero è chiaro che a Colleferro, Paliano ed Anagni si sta completando l’impiantistica per mantenere il vecchio ciclo dei rifiuti: – nuovo TMB con capacità di 300.000 ton/anno a Castellaccio; – discarica di Colle Fagiolara in piena attività e che non chiuderà almeno per i prossimi 5 anni ed accoglierà le frazioni non recuperabili sia del TMB di Castellaccio sia le polveri di risulta degli inceneritori di Colle Sughero; – gli inceneritori di Colle Sughero per trattare 220.000 ton/anno di CDR prodotti dall’impianto di Castellaccio; – compostaggi per complessive 130.000 ton/anno ad Anagni (Energia Anagni + Ipercompost). A tutto questo si deve aggiungere l’impianto di TMB e percolato sempre da realizzare a colle Fagiolara! Una impiantistica con capacità complessiva, inclusa la discarica, di oltre 700.000 ton/anno concentrate in un raggio di 10 km! Ecco il risultato dei Coordinamenti dei sindaci e delle rassicurazioni dei rappresentanti politici! Lo abbiamo denunciato tante volte in tutte le sedi, anche nell’audizione in Regione, sapendo che nessuno ci voleva ascoltare, anzi ci volevano tacitare! Le manifestazioni servono, i tavoli di confronto sono utili e anche le azioni giudiziarie, ma bisogna vedere cosa fanno i nostri Sindaci con la loro fascia quando si siedono a questi tavoli da cui tutti noi – comitato ed associazioni – siamo solo spettatori indesiderati!