RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Sono stato eletto con un mandato preciso: quello di togliere le antenne. Questo era un punto su cui mi sono impegnato già da consigliere di opposizione. Come candidato sindaco ho ottenuto consensi e voti anche per questo. E da sindaco, come potrei tollerare una situazione come quella che si è stratificata negli ultimi 40 anni?
Dobbiamo recuperare l’integrità e la bellezza di questi luoghi, il territorio della nostra comunità. Anch’io vivo qui, con la mia famiglia. Le antenne devono andare via!
Rocca di Papa il mese scorso ha vinto al Consiglio di Stato. Una sentenza storica che segna un traguardo importante, che deriva anche dall’impegno di alcune amministrazioni precedenti.
L’ex sindaco Boccia, ora consigliere di minoranza, nel 2012 aveva emesso un’ordinanza (n. 186/2012) nella quale dispose l’abbattimento delle antenne di Monte Cavo. Alla formale perentorietà del documento, però, non ha fatto seguire alcun effetto sostanziale. Le antenne sono ancora lì. E quelle stesse persone che oggi si agitano tanto in Consiglio Comunale sono proprio quelle che potevano abbattere da anni le antenne e non lo hanno fatto. Perché?
Questo è il passato. A oggi, grazie soprattutto alla recente sentenza del Consiglio di Stato, che abbiamo fortemente voluto, siamo più vicini all’abbattimento. Quello vero. Occorre però mettere a punto alcune strategie amministrative. Le dobbiamo concordare con istituzioni come la Regione e alcuni ministeri, che hanno voce in capitolo sul tema. Ecco perché è stato necessario aprire un dialogo con queste istituzioni, finalizzato alla demolizione delle antenne.
Nel Consiglio Comunale del 20 giugno, dopo tanti discorsi retorici di alcuni rappresentanti della minoranza, i cittadini hanno dovuto assistere increduli alla loro fuga. Il Consiglio si è chiuso con l’assenza dei consiglieri di minoranza, che hanno abbandonato i lavori. Evidentemente, preferiscono invece di cercare soluzioni concordate.
Noi andremo avanti comunque”.