RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“A scanso di ogni equivoco e bugia, detta in questi giorni su questione accensione inceneritore, ci tengo a sottolineare che il Presidente della Commissione Ambiente Capitolina Diaco, ha chiaramente fatto sapere tramite una nota stampa che Roma non ha alcuna intenzione di portare i rifiuti a Colleferro e che anzi secondo dichiarazioni dell’Assessore Montanari, lì è prevista una riconversione in Fabbrica di materiali.”
Lo dichiara senza mezzi termini il Deputato 5 stelle Frusone che continua: “Anche perché Roma finora non ha avuto bisogno dell’impianto di Colleferro e sarebbe assurdo che voglia utilizzarlo ora che sta avviando la raccolta differenziata. Sui giornali leggiamo dati buttati assolutamente caso, da associazioni ambientaliste che farebbero meglio a guardarsi cosa accede in casa propria, prima di creare strumentalizzazioni ridicole.
La verità è che la responsabilità dell’accensione dell’inceneritore è in capo alla Regione che detiene il 60% delle quote di EP Sistemi, mentre la partecipata del Comune di Roma Ama è socio di minoranza. Solo se la Regione Lazio vorrà riconvertire l’impianto in un qualcosa di diverso dall’incenerimento, Roma Capitale conferirà i rifiuti nell’impianto, questo quanto affermato attraverso una nota da Daniele Diaco, il quale invita i cittadini preoccupati a non dar credito alle tante menzogne diffuse, in maniera fraudolenta e strumentale, dai vari politici che, per anni, hanno avvelenato la Valle del Sacco.” – e continua – “Perché la questione è questa, cercano un capro espiatorio per continuare a perpetrare le loro malefatte, non capendo che è arrivato il momento di smetterla.
I Sindaci, così come la Regione Lazio stanno continuando a sbagliare politica industriale, perché continuare a investire soldi pubblici su impianti destinati ad essere obsoleti e inutili è un crimine a livello ambientale, di salute ed economico. Non si può continuare ad investire sul trattamento dell’indifferenziata quando si deve andare verso l’incremento della differenziata.
Dobbiamo adeguarci a ciò che ci impone l’Europa e invece ancora oggi abbiamo una situazione assurda in cui si fanno grossi investimenti sulla SAF di Colfelice, in cui vengono trattati i rifiuti indifferenziati della provincia e di fuori provincia. Addirittura si vogliono potenziare gli impianti per trattare maggiori quantità. Ma ha senso tutto questo? Ha senso che i Sindaci che sono anche soci della SAF abbiano per la maggior parte firmato questo nuovo contratto? A che gioco si sta giocando? Basta prendere in giro i cittadini, i politici locali e la Regione comincino ad assumersi le proprie responsabilità. E’ arrivato il momento di riconvertire questi vecchi impianti obsoleti e andare verso un’economia circolare, dove il rifiuto non si brucia e non si butta, ma si riusa e ricicla.”