Incarnava tutte le caratteristiche dello stalker. Violento, ossessivo, non voleva mollare la sua donna e la bambina avuta con lei, o almeno questa era la scusa per il suo comportamento.
Conoscendo bene le abitudini dell’ex compagna, l’uomo era in grado di agganciarla in strada o al lavoro, usandole, ogni sorta di violenza, fisica e verbale. Andava su tutte le furie poi, al rifiuto della ex di tornare con lui. E allora giù con minacce di morte e botte; non si faceva alcun scrupolo nemmeno di fronte alla bambina. Più volte le ha danneggiato anche l’autovettura.
Così nel tentativo di non farsi rintracciare, la donna è stata costretta più volte a cambiare casa, a reinventarsi nuove abitudini pur di sfuggirgli.
A mettere la parola fine al comportamento persecutorio dell’uomo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale Ordinario di Roma e eseguita dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato San Paolo.
V.F., 39enne romano, è stato infine associato presso il carcere di Regina Coeli e dovrà rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria, del reato di stalking.