In Castro dei Volsci, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, nell’ambito di una specifica attività, tesa a contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti , deferiva in stato di libertà, alla competente A.G., un 41enne del luogo (già gravato da vicende penali correlate a reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti) poiché resosi responsabile di “coltivazione illecita di piante di “cannabis indica” . I predetti militari operanti, nel corso di una perquisizione d’iniziativa eseguita presso l’ abitazione del predetto, rinvenivano, all’interno di una serra chiusa ed ubicata su di un terreno di sua pertinenza, 21 piante di “cannabis indica” ( la maggior parte alte circa due metri) in piena fluorescenza ed ottimamente coltivate nonché, occultati in un contenitore in plastica, svariati grammi della stessa sostanza pronta all’uso. In relazione a quanto rinvenuto il personale dell’Arma operante provvedeva sia a deferite l’uomo che a porre sotto sequestro quanto rinvenuto. (FOTO IN ALLEGATO) |
COMPAGNIA DI ANAGNI |
Ieri, in Paliano, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, al termine di specifica attività info-investigativa, scaturita da una denuncia-querela presentata da un 38enne residente in questa Provincia, deferiva in stato di libertà, alla competente A.G., un 58enne residente nella “Città dei Papi” poiché resosi responsabile dei reati di “truffa e sostituzione di persona”.
Le indagini poste in essere dai militari operanti, permettevano di acquisire univoci e coincidenti elementi di colpevolezza nei confronti del predetto che, con artifizi e raggiri nonché dichiarando una falsa identità, induceva il querelante a consegnarli una somma di denaro promettendo un’assunzione per conto di una società telefonica. L’uomo, inoltre , risulta già gravato da vicende penali correlate alla medesima tipologia di reati. Il 10 aprile scorso, un articolo apparso su un quotidiano locale dal titolo “SULLE TRACCE DEL POLONIO” ipotizzava una circostanza secondo la quale, intorno all’anno 2004, una non meglio precisata società straniera avrebbe richiesto alla dirigenza dell’epoca della società “VIDEOCON” di isolare due barre di polonio di cui l’azienda si era in precedenza dotata al fine di sperimentare una rivoluzionaria tecnologia, peraltro mai scandagliata, nel campo della industria elettronica. L’isolamento del polonio sarebbe dovuto avvenire mediante l’interramento dello stesso in qualche area dello stabilimento facendo sì che lo stesso potesse essere messo in sicurezza da un eventuale inquinamento da radioattività. L’articolo di stampa in esame non poteva che generare una profonda preoccupazione se non un vero e proprio allarme sociale tra gli abitanti della Città dei Papi. A seguito di ciò, il Comando Compagnia di Anagni su direttiva della Procura della Repubblica di Frosinone iniziava a fare opportuni approfondimenti in ordine a quanto rivelato dal citato articolo di stampa. Una prima fase degli accertamenti si concentrava sull’aspetto documentale. La peculiarità del Polonio, difatti, è la sua tracciabilità. Trattandosi infatti, di un elemento poco disponibile in natura, esso si ottiene normalmente per mezzo di un bombardamento del bismuto con neuroni ottenuti in un reattore nucleare. Ogni partita di materiale fissile ha una sua precisa “identità”, una codifica, in grado di indicare con esattezza provenienza e periodo di produzione. La documentazione di identità segue, inoltre, il Polonio in tutti i suoi vari passaggi rendendo di fatto impossibile che esso possa circolare lecitamente “in sordina” e senza seguire il previsto iter burocratico. Successivamente si richiedeva, tramite l’ARPA LAZIO, l’intervento sul posto di personale specializzato nell’effettuazione di misurazioni ambientali per la ricerca di sostanze radioattive (Alfa – Beta – Gamma). Nel mese scorso la Sezione ARPA LAZIO di Viterbo – Servizio Agenti Fisici, Aria, Impianti e Rischi Industriali, provvedevano, coadiuvati da personale della Compagnia di Anagni, ad eseguire le misurazioni radiometriche presso lo stabilimento industriale ex Videocon sito in località Fratta Rotonda di Anagni. Pochi giorni fa è arrivata la tanto sospirata relazione nella quale si attesta che nei luoghi esaminati non si rilevavano eccessi di radioattività. |
SCOMPARE UN RAGAZZO. RITROVATO DAI CARABINIERI A CASSINO Ieri sera, un giovane venticinquenne della Val di Comino è uscito di casa senza far rientro a casa la notte. Allarmati per la sua scomparsa e per il periodo di crisi del ragazzo per una delusione sentimentale, i familiari, questa notte alle 03,00 si sono presentati presso una Caserma dei Carabinieri per sporgere denuncia di scomparsa, temendo il peggio. Immediate sono partite le ricerche del ragazzo, diramate in tutto il Lazio e le limitrofe regioni della Campania ed Abruzzo. Poco dopo il veicolo in uso allo scomparso veniva rintracciato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Cassino. Venivano così allertati i colleghi di Roma, in servizio presso le varie stazioni ferroviarie, anche con l’ invio di una recente fotografia. Le ricerche si protraevano per tutta la mattina finché il ragazzo non veniva rintracciato all’interno della stazione ferroviaria di Cassino. Lo stesso riferiva di essersi sentito spaesato e di aver voluto fare un giro nella capitale. Venivano quindi avvisati e rassicurati i familiari che immediatamente sono corsi ad abbracciare il ragazzo.
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