I Sindaci nella conferenza stampa di mercoledì 5 luglio hanno ribadito con forza la loro contrarietà al revamping degli impianti di incenerimento di Colleferro. Il Comune che li ospita ha condotto già una serie di azioni a contrasto degli stessi tra cui:
– ricorso al TAR Lazio contro l’estensione dell’autorizzazione integrata ambientale dell’impianto;
– ha espresso un parere contrario storico in conferenza dei servizi di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale;
– ha adottato in consiglio comunale una delibera di contrarietà all’impianto definendolo incompatibile col territorio nel quale è inserito;
– ha gestito in modo trasparente e scrupolosamente la questione del cromo esavalente rinvenuto sotto l’impianto facendo anche un esposto contro ignoti a tal riguardo.
Si è ribadita la contrarietà all’arrivo dell’immondizia romana a Colleferro auspicando la nascita di un tavolo di confronto che veda Regione Lazio, Roma Capitale e Comuni del territorio trovare una soluzione al problema. Ancora una volta è stato sottolineato il ruolo centrale di Roma capitale nella questione e che dalle scelte del Campidoglio dipende il futuro del nostro territorio dal punto di vista della gestione dei rifiuti.
Come alternativa agli inceneritori i Sindaci credono che la nascita del costituendo nuovo gestore, unendo servizi di qualità e impianti virtuosi, possa essere la soluzione alternativa agli impianti attualmente presenti a Colleferro.
Nella riunione tenutasi in Regione il 4 luglio, alla presenza dell’Assessore Regionale Buschini, dei tecnici regionali, del ministero dell’ambiente, della società Lazio Ambiente e di numerosi comuni della Valle del Sacco si è registrata da parte della Regione un apertura storica ma cauta alla eventuale riconversione degli inceneritori di Colle Sughero. Assenti i rappresentanti di Roma Capitale e dell’Area Metropolitana l’incontro è stato aggiornato di pochi giorni nella speranza che questi ultimi riescano a garantire la loro presenza.
L’impegno dei Sindaci del territorio prosegue con l’adesione alla manifestazione dell’8 luglio. La presenza degli amministratori locali avverrà a pieno titolo coerentemente con la loro storia personale ed il loro impegno amministrativo sul tema che ha portato anche gli organi regionali, tecnici e politici, a rimettere in discussione la presenza degli inceneritori.
Da ultimo è stato rimarcato il fatto che l’attuale situazione dei lavoratori di Lazio Ambiente è inaccettabile. Il lavoro è un diritto fondamentale come lo è lo stipendio. I Comuni presenti alla conferenza stampa sono quelli che da sempre, con grande senso di responsabilità, hanno onorato i pagamenti alla società. Non è infatti ascrivibile a loro il grosso del debito che hanno i comuni serviti verso Lazio Ambiente. Altra storia è quella dei comuni che sono usciti da Lazio Ambiente lasciando milioni di euro di debiti che oggi stanno mettendo in difficoltà la società. A questi ultimi è stato lanciato un appello affinché saldino il loro debito per garantire ai lavoratori lo stipendio cui hanno diritto.