Non tarda ad arrivare la replica dal Palazzo comunale di Piazzale dell’Autonomia a seguito della recente sentenza del Giudice Unico del Tribunale di Tivoli, che ha accolto, sebbene solo parzialmente, le pretese del Comune di Zagarolo, condannando il Comune di San Cesareo al pagamento di circa 515mila euro quale rimborso, pro quota, degli oneri della gestione del cimitero di Zagarolo, allorquando lo stesso camposanto serviva ambedue i Comuni. Una dichiarazione ufficiale del Sindaco sull’argomento, resasi necessaria anche per evitare che si diffondano notizie incontrollate e faziose, tese esclusivamente a deformare la realtà dei fatti.
“Una sentenza che lascia esterrefatti – dichiara il sindaco Pietro Panzironi – in quanto completamente avulsa dal quadro normativo che regola la gestione dei cimiteri comunali, fondata su una datata e superata circolare ministeriale del 1915. Lascio agli addetti ai lavori i commenti sugli aspetti tecnici della sentenza, benché, già a prima vista, appaia vistosamente l’incoerenza della decisione assunta dal Giudice adito; infatti, mentre nella causa precedentemente incardinata da San Cesareo, gestita dall’avvocatura comunale e vinta dal nostro Comune, la domanda si fondava su un atto deliberativo regionale che espressamente riconosceva, in base al principio della territorialità, la nostra posizione creditoria, la cui efficacia era stata già convalidata da un esito favorevole del Tar Lazio ma disattesa per molti anni da Zagarolo, benché quest’ultimo fosse stato invitato in più sedi bonarie ad ottemperare, nell’odierno giudizio, svoltosi dinanzi ad un Giudice diverso da quello che aveva conosciuto la precedente causa, instaurato dal Comune di Zagarolo all’indomani dell’esito favorevole conseguito da San Cesareo, ha fondato la propria decisione interpretando la circolare ministeriale del 1915, peraltro mai richiamata negli atti deliberativi regionali che hanno disposto la ripartizione patrimoniale tra i Comuni coinvolti. In ogni caso, pur se la sentenza risulta in parte favorevole a San Cesareo, poiché, dei 980mila euro rivendicati inizialmente dal Comune di Zagarolo, il giudice, accogliendo l’eccezione di prescrizione invocata dal legale esterno incaricato della difesa, ne ha riconosciuti solo una parte, essa ci impone comunque di chiedere giustizia piena attraverso il giudizio di appello, soprattutto nell’interesse dei cittadini di San Cesareo che hanno sempre versato al Comune di Zagarolo tutti gli oneri per la gestione dei servizi cimiteriali, rientranti, come ampiamente noto, nella tipologia di quelli a domanda individuale. Se, invece, alla fine di questa vicenda giudiziaria, verrà stabilito definitivamente che il Comune di San Cesareo dovrà qualcosa al Comune di Zagarolo non ci tireremo indietro, chiedendo il sostegno economico di organi sovracomunali, analogamente a quanto fece il Comune di Zagarolo quando fu condannato al pagamento di complessivi 1.239.663,69 a titolo di oneri nel precedente giudizio che ci ha visto parte vittoriosa e ad oggi interamente incassati dal Comune di San Cesareo. Si tratta, infatti, della stessa questione sorta a seguito della ripartizione territoriale tra i due Comuni, decretata dalla stessa Regione, allorquando San Cesareo si distaccò da Zagarolo. In ogni caso, sono sicuro che, in ragione degli ottimi rapporti con il Comune di Zagarolo, non faremo fatica a trovare un accordo per dilazionare le somme che saremo eventualmente tenuti a versare, proprio come accaduto a parti invertite nel 2012, quando fu firmato tra tutte le parti coinvolte il protocollo d’intesa, per dilazionare il pagamento dell’importo dovuto”.