Esordio da grandi numeri per la nuova edizione del Teatro tra le porte, la manifestazione (ad ingresso totalmente gratuito) organizzata dall’amministrazione Ottaviani, con l’assessore alla cultura Valentina Sementilli e il consigliere delegato ai grandi eventi, Gianpiero Fabrizi, con il sostegno della Banca Popolare del Frusinate, che ogni mercoledì di luglio e agosto porterà in scena le anteprime nazionali della stagione di prosa.
Nella serata di ieri, il pubblico ha infatti gremito Piazza Valchera, i vicoli circostanti e, persino, l’area sovrastante l’ampio spazio all’interno del quale è collocato il palcoscenico, per assistere allo spettacolo di Francesca Reggiani, “Tutto quello che le donne (non) dicono”, che ha suscitato risate e applausi a scena aperta tra gli spettatori, grazie a una pungente rappresentazione dell’Italia di oggi, in cui non sono mancati divertenti riferimenti ai rapporti di coppia (messi a dura prova anche dall’uso della tecnologia…) e alla classe politica.
“Il nostro centro storico è divenuto, da cinque anni ormai, un luogo di incontro, aggregazione e crescita culturale, in grado di richiamare l’attenzione del pubblico dell’intera regione – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – e le presenze registrate in occasione dell’apertura della nuova edizione del Teatro tra le porte lo conferma. Il cartellone di altissimo livello della rassegna teatrale estiva, che andrà in scena ogni mercoledì di luglio e agosto a piazza Valchera, costituirà, certamente, una ghiotta anteprima della stagione di prosa che, dal prossimo autunno, tornerà all’interno del teatro comunale Nestor. Grazie alla programmazione culturale messa in campo da questa amministrazione, l’esodo che le famiglie e i giovani frusinati erano costretti a compiere, d’estate, alla volta di manifestazioni ospitate dai comuni limitrofi, è venuto meno: il nostro capoluogo si è ormai riappropriato del ruolo che la storia e la posizione geografica gli avevano tributato nel corso del tempo. Grazie, anche, alla quinta edizione del Festival dei Conservatori, la nostra città, nell’ambito di un format unico ed avvincente, vedrà sfidarsi, nei prossimi giorni, a colpi di note, di jazz, pop e rock i più promettenti musicisti italiani ed europei, animando le emozioni dell’affezionata platea di piazzale Vittorio Veneto”.
La cultura – ha concluso – se patrimonio condiviso, costituisce un elemento di identità e di coesione sociale, che va coltivato e promosso con ogni mezzo, soprattutto tra i giovani e le famiglie: un obiettivo, questo, che l’amministrazione ha perseguito anche attraverso l’acquisizione di due teatri comunali, divenuti patrimonio pubblico, realizzando, nel capoluogo, due stagioni teatrali ogni anno, accessibili a tutti”.