Si è svolta nella serata odierna, venerdì 14 luglio, la prima Assemblea Permanente in Piazza Italia per il NO al Revamping dei termovalorizzatori dello Scalo. L’evento, che vuole dare continuità alla manifestazione dello scorso 8 luglio, ha visto la presenza di numerose associazioni e del Sindaco Pierluigi Sanna.
“Il clima è positivo – esordisce il presidente di Re.Tu.Va.Sa. Alberto Valleriani -. La partecipazione non deve andare a scemare, ma anzi essere crescente. Noi non molliamo di un centimetro e spingeremo in tutte le direzioni possibili per evitare il Revamping. Quali saranno le azioni? L’idea di fare un presidio non è praticabile, perché è contro la legge. Il 28 luglio è prevista una manifestazione sotto la sede della Regione, dove non sarà presente solo Colleferro ma anche molti comuni del comprensorio, proprio per rivedere il ciclo integrato dei rifiuti. Un processo che prevede delle alternative e devono essere praticate. Noi non definiamo la situazione un’emergenza, perché l’emergenza viene creata ad arte. Piuttosto, vogliamo che venga rivisto totalmente il ciclo dei rifiuti. Le alternative agli inceneritori ci sono: il sito non può essere più disponibile per queste finalità”.
E’ il turno del sindaco Pierluigi Sanna, che interviene sulla questione centrale delle ultime ore: il possibile sciopero dei lavoratori di Lazio Ambiente e il “sequestro” dei mezzi di lavoro, che di fatto precluderebbero il normale svolgimento del servizio. “Per quanto riguarda i macchinari, Lazio Ambiente ne ha solo a nolo”. Dopo l’allarme scattato ieri, i sindaci del comprensorio si sono incontrati per cercare una soluzione al problema ed evitare quello che sarebbe un grave problema di decoro pubblico. “Questa mattina molti comuni hanno versato una liquidità sostanziosa, che si aggira intorno ai 500mila euro, per sbloccare i mezzi. La situazione resta delicata, ma stiamo individuando una società che fornirà le basi del nuovo consorzio per risolvere definitivamente la questione”.
Nel prosieguo della serata non sono mancati interventi di associazioni e semplici cittadini. Ina Camilli, rappresentante del comitato residenti Colleferro, ha sottolineato l’importanza dell’udienza presso il Consiglio di Stato che si terrà il prossimo 27 luglio: molte le voci che si sono levate in merito e che esortano ad una massiccia partecipazione in quello che potrebbe essere un ricorso decisivo per le sorti degli inceneritori e il futuro della Valle del Sacco.
Lo stesso Valleriani, riprendendo la parola, torna sulla possibilità del presidio paventando una soluzione “simbolica” che rispetti i confini della legalità. Fabrizio Priori, rappresentante dell’Ugi, studia invece la possibilità di una “lettera da spedire a tutta la popolazione e una alla Regione Lazio”, per protestare contro la decisione del Revamping.