Gli investigatori del Compartimento di Polizia Postale e delle comunicazioni di Roma ha scovato e poi arrestato i banditi del pishing. Sette gli arresti.
Truffe virtuali. Questa mattina il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma a seguito di una segnalazione di Poste Italiane, ha arrestato una banda di criminali che rubava dai conti bancari di correntisti per poi versare nelle loro casse e girare il tutto all’estero attraverso il Money Transfer. Questa tecnica è stata fatta attraverso il pishing.
IL PISHING – Molti si chiederanno in cosa consiste questa tecnica. Il pishing è una truffa informatica che permette di carpire, attraverso un’e-mail, i dati di accesso personali alla propria banca online. Arriva nella casella di posta elettronica dell’utente un’e-mail che sembra provenire dalla banca e dice che c’è un problema al sistema di “home banking”. Invita poi l’utente ad aprire la home page della banca con cui avete il conto corrente gestito via web e di cliccare sul link indicato nella mail. A quel punto si apre un’ulteriore finestra dove viene chiesto di inserire user name e password. E’ li che i banditi riescono a copiare il tutto e ad accedere all’interno dei conti correnti degli utenti.
Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma e quelli della Sezione Polizia Postale di Viterbo, coordinati dal Servizio Centrale è intervenuta in maniera repentina e ha arrestato sette persone di origine magrebina. L’attività andava avanti da mesi, e ha fruttato illeciti per circa 150.000 euro.
Occhio quindi alle mail che arrivano.