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Amianto rinvenuto a Colle Spina: le precisazioni del Comune di Labico sulla presunta lentezza nella rimozione

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Labico, sulla questione amianto a Colle Spina risponde il Sindaco Giovannoli: "Non si comprende la diffida allo scrivente, non avendo nulla da adempiere"

AMIANTO. Di seguito, i chiarimenti dell’amministrazione di Labico.

Nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa notizie relative al rinvenimento di rifiuti pericolosi nel corso di lavori privati nel territorio di Labico e sono state fatte affermazioni sulla lentezza delle procedure di rimozione.

Riteniamo doveroso puntualizzare le azione messe in essere da parte della Amministrazione Comunale per la soluzione del grave problema sanitario.

Il Comune, attraverso i propri uffici, è stato informato immediatamente in data 8 giugno 2017 del ritrovamento durante lavori privati del cantiere sito a Colle Spina, nelle aree limitrofe alla via Terza Strada, di materiale edile di risulta con probabile contenuto di rifiuti speciali e pericolosi, dal Comando della Stazione dei Carabinieri intervenuto su richiesta del committente dei lavori in esecuzione.

Prontamente il personale del Dipartimento III è stato allertato per effettuare un sopralluogo sul sito che è stato eseguito in data 9 giugno 2017 e, atteso che le aree erano tutte di proprietà privata inclusa la strada ancora sotto la responsabilità del Consorzio Colle Spina, si è convenuto con il rapprsentante tecnico del Consorzio suddetto di far effettuare tramite ditta specializzata le necessarie analisi per stabilire il tipo di rifiuto, conformemente alla normativa vigente.

I risultati delle analisi sui campioni prelevati, effettuati a cura del Consorzio Colle Spina, sono stati ricevuti dal Comune in data 13 giugno 2017 ed hanno rilevato che il materiale edile di risulta conteneva rifiuti classificabili con codice CER 17 06 05 “Rifiuto pericoloso HP7” (amianto).

Successivamente in data 16 giugno 2017 la ASL RM 5 effettuava sopralluogo sulle aree interessate, unitamente a personale del Comando Carabinieri di Labico e comunicava che avrebbe inviato al Comune un rapporto tecnico di sopralluogo unitamente a nota informativa sulle azioni da compiere.

Il rapporto di sopralluogo contenente le dispsosizioni è pervenuto in Comune in data 20 giugno 2017. In pari data è stata predisposta ordinanza del Sindaco contingibile ed urgente, emessa con numero 20 il giorno 20 giugno 2017, ed è stata notificata ai proprietari delle aree interessate. Nella stessa si ordinava l’immediata messa in sicurezza dell’area, la predisposizione di un Piano Operativo di Bonifica (POB) entro i trenta giorni successivi e, conseguentemente al nulla osta da parte della ASL RM 5, la rimozione di tutto il materiale costituente rifiuto pericoloso entro i 90 giorni dalla notifica dell’ordinanza.

Ancora in data 20 giugno tramite PEC il Comune ha ricevuto dal Consorzio Colle Spina una richiesta di supporto urgente per la messa in sicurezza dell’area in loro surroga, in quanto i loro tempi di azione non avrebbero potuto essere immediati.

Il Comune, attesa la pericolosità della situazione ed a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, interveniva prontamente e già il giorno dopo in data 21 giugno 2017 una ditta incaricata dal Dipartimento III, in possesso di tutti i requisiti di legge, è intervenuta per effettuare le operazioni di messa in sicurezza del sito contaminato, delle quali era stata data comunicazione preventiva alla ASL RM 5 ed era stato ottenuto il necessario nulla osta.

In pari data, il sopralluogo effettuato da personale di questo ufficio durante l’esecuzione dell’intervento di messa in sicurezza, ha fatto rilevare che le aree interessate dalla contaminazione erano tutte di pertinenza del Consorzio Colle Spina, per cui il Sindaco ha emesso una nuova ordinanza contingibile ed urgente, con numero 22 del 21 giugno 2017, al fine di obbligare solo i soggetti proprietari delle aree contaminate (Consorzio Colle Spina).

Terminata in data 21 giugno 2017 la messa in sicurezza il Comune ha provveduto a far analizzare il livello di contaminazione da fibre di amianto dell’aria limitrofa al sito in questione ed ha ricevuto in data 19 luglio 2017 i risultati delle analisi, che testimoniano un livello di contaminazione inferiore a 10 fibre per litro, di molto al di sotto della soglia di allarme delle 50 fibre per litro stabilito dal DM 6 settembre 1994 (punto 11/2).

Il Comune è in rimasto in attesa, non inerte ma con continue sollecitazioni, della presentazione del piano operativo di bonifica (POB) che è stato ordinato al Consorzio Colle Spina, azione questa che deve essere espletata nei 30 giorni solari e consecutivi dalla emissione della ordinanza.

In data 19 luglio 2017, tramite PEC alle ore 10:49, il Consorzio Colle Spina ha provveduto a protocollare il piano operativo di bonifica (POB) presso la ASL RM 5. Ottenuto il nulla osta la ditta incaricata dal Consorzio (InterECO Servizi srl di Pomezia) dovrà provvedere ad ultimare i lavori di bonifica entro i 90 giorni dalla data notifica dell’ordinanza.

Allo stato attuale la ASL RM 5 non ha mai manifestato necessità di estendere l’area di indagine al di fuori dell’area di scavo e quindi il Dipartimento III non ha previsto particolari disposizioni per le aree esterne al sito, in particolare relative a campionamenti da effettuare al di fuori dell’area lungo la via Terza Strada per la verifica di ulteriori contaminazioni.