Attualità

Frosinone, ambiente e rifiuti, Forza Italia fa il punto della situazione

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Forza Italia, Palozzi: " Sara Spoletini nominata responsabile FI della Valle dell'Aniene"
Riceviamo e pubblichiamo:
Rispetto a quanto affermato dall’assessore regionale all’ambiente ed ai rifiuti, in sede di riunione di partito a Frosinone, in merito al coraggio mostrato in passato  nelle scelte operate in tema di rifiuti, mi preme evidenziare che in Ciociaria  non vi sarà mai un’emergenza rifiuti, poiché in questo territorio si smaltisce una quantità di rifiuti di gran lunga superiore alla stessa produzione. Anzi, va stigmatizzato il contrario. Nonostante l’alto tasso di inquinamento registrato nella provincia di Frosinone, nonostante l’imponente quantità di rifiuti trattati, ad oggi si procede all’autorizzazione di nuovi impianti per il trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Considerata la consapevolezza della forte incidenza di patologie tumorali, del sangue e dell’apparato respiratorio, strettamente legate a fattori ambientali, sono costretto a parlare di superficialità, pressapochismo, fatalismo, a tratti spudoratezza, nel procedere all’incremento di ulteriori agenti inquinanti su un territorio già gravemente compromesso. Penso all’area Nord, ove il revamping del termovalorizzatore di Colleferro incrementerà  ulteriormente la circolazione di pm10 nell’aria, emissioni che, mediante l’effetto pendolo, come spiegato da tecnici, interesseranno sia la Valle del Sacco, sia il Sud della provincia, anch’esso   compromesso dalle emissioni del termocombustore di San Vittore del Lazio. Un impianto, quest’ultimo, che ha visto l’opposizione dei residenti al procedimento di Via per l’attivazione della terza linea, in risposta al Decreto Sblocca Italia del governo Renzi che prevede lo sfruttamento massimo del potenziale degli impianti. Un Sud della provincia il cui precario equilibrio ambientale, vedesi caso Nocione, è fortemente minacciato dalla realizzazione e dall’esercizio di un impianto per il trattamento di rifiuti sanitari pericolosi e non pericolosi, Fiotech. A questo punto, in  merito  alle associazioni, ai comitati, di cui parla l’assessore, che con il loro attivismo costituiscono una ferma opposizione a nuovi insediamenti, è  necessario puntualizzare che non si  tratta di comitati, o associazioni sprovviste di conoscenza, pronte a cavalcare l’onda del malcontento, ma di medici, di seri professionisti, i quali hanno messo a disposizione  le proprie conoscenze scientifiche  congiunte ad una buona dose di volontariato, spirito di servizio, per studiare il fenomeno del rapido sviluppo di determinate patologie in aree interessate da eco reati. Divulgando informazioni,  inducono, in tal modo, alla mobilitazione cittadini ormai consapevoli dell’entità degli attentati arrecati all’ambiente ed alla salute pubblica.