Circa 12,5 milioni di debito verso il gestore dei rifiuti, con ben 5 comuni (Artena, Fiuggi, Valmontone e Labico) a recitare la parte del “leone”, accumulando un’insolvenza ben superiore alla metà del totale. Dopo le tante voci incontrollate delle ultime settimane, a fare chiarezza sulla situazione spuntano finalmente i dati ufficiali di Lazio Ambiente a dissipare i dubbi e mettere sul tavolo la realtà dei fatti.
La vicenda riguardante la società che fa capo alla Regione Lazio è ormai nota da tempo: gli stipendi dei lavoratori vengono erogati a singhiozzo e anche la quattordicesima è sparita dalle buste paga. Una situazione che ha creato (e continua a generare) una vera e propria guerra fredda tra le maestranze e la proprietà, a dispetto del clima torrido dell’ultimo periodo, con gli operatori ecologici che stanno garantendo il servizio anche e soprattutto per dovere di senso civico, oltre che per la minaccia dei sindaci di una denuncia per interruzione del pubblico servizio e la promessa dei vertici di Lazio Ambiente di far fronte al più presto agli impegni economici.
A complicare il tutto ci si era inoltre messo il blocco dei mezzi a nolo usati per svolgere il servizio (Lazio Ambiente, infatti, non è proprietaria di nessuno dei macchinari utilizzati per effettuare la raccolta dei rifiuti), una situazione che rischiava gioco forza di bloccare le operazioni e che è stata risolta solo grazie al pagamento di 750 mila euro di fatture da parte dei Comuni.
Di certo, con 12,5 milioni in più alla voce delle entrate, molti dei problemi attuali non avrebbero ragione di esistere. Ecco dunque le cifre (in euro) e l’elenco dei comuni insolventi.
Va comunque precisato che alcune piccole situazioni debitorie sono generate essenzialmente dal fatto che la scadenza dei pagamenti correnti nei confronti di Lazio Ambiente non è stata ancora raggiunta.
Gli importi debitori fanno ovviamente riferimento anche al volume di abitanti per ciascun singolo comune.
ARTENA: 3.557.000,00 (DA GENNAIO 2015, IN PROCINTO DI USCIRE DA LAZIO AMBIENTE)
FIUGGI: 2.225.361,00 (DA APRILE 2016)
VALMONTONE: 1.033.002,00 (DA GIUGNO 2016, USCITO DA LAZIO AMBIENTE)
LABICO: 925.658,00 (DA FEBBRAIO 2016)
FRASCATI: 794.508,00 (DA DICEMBRE 2016)
SEGNI: 772.856,00: (DA GENNAIO 2017)
COLONNA: 642.763,00 (DA NOVEMBRE 2015, USCITO DA LAZIO AMBIENTE)
SUBIACO: 459.261,00 (DA NOVEMBRE 2016, IN PROCINTO DI USCIRE DA LAZIO AMBIENTE)
COLLEFERRO: 435.704,00 (DA APRILE 2017)
CARPINETO ROMANO: 387. 988,00 (DA GENNAIO 2017)
OLEVANO ROMANO: 281.035,00 (DA GENNAIO 2017)
TREVI NEL LAZIO: 258.150,00 (DA APRILE 2016)
SAN VITO ROMANO: 213.563,00 (DA GENNAIO 2017)
GENAZZANO: 126.485,00 (DA APRILE 2017)
NEMI: 99.251,00 (2 RATE DEL 2015 E UNA DI MAGGIO 2017)
GAVIGNANO: 61.650,00 (DA APRILE 2017)
MONTELANICO: 56.939,00 (UNA RATA DEL 2015 E MAGGIO 2017)
GORGA: 54.524,00 (DA NOVEMBRE 2016)
CAPRANICA PRENESTINA: 21.123,00 (DA APRILE 2017)
ACUTO: 15.000,00 (DA GIUGNO 2017)