Sono tornati in libertà i presunti ladri arrestati ieri a Ferentino. Volevano solo occupare la casa vuota. Questa la loro spiegazione e le motivazioni che hanno portato le autorità a rimettere in libertà le cinque persone che ieri hanno monopolizzato la cronaca ciociara.
Sono state rimessi in libertà, senza alcuna misura restrittiva, le cinque persone arrestate giovedì mattina dai carabinieri della compagnia di Ferentino, guidati dal maresciallo Raffaele Alborino. I cinque, quattro uomini e una donna, tutti residenti in ciociaria, erano finiti agli arresti domiciliari. Risiedono tutti in ciociaria, ma tre di loro hanno origini campane. Secondo i militari, avevano tentato con la forza non solo di voler rubare all’interno di un alloggio popolare in località Giardino.
Gli avvocati difensori dei cinque, Giuseppe Spaziani e Claudia Padovani, hanno dimostrato che volevano solo occupare l’alloggio in quanto non potevano rubare nulla. Anche volendo, all’interno dell’appartamento c’erano solo calcinacci e mattonelle divelte dal pavimento. Il giudice Farinella ha confermato la versione dell’occupazione. Tornano quindi in libertà e l’arresto non è stato convalidato. Erano accusati anche di danneggiamento e violazione di domicilio.
Dunque, non volevano rubare ma soltanto occupare casa. Per questo cinque persone sono state rimesse in libertà dopo che per loro erano stati disposti i domiciliari, a Ferentino. Molte le polemiche legate a questa decisione. Voi cosa ne pensate?
