Il Frascati Scherma si è messo alle spalle l’ennesima settimana storica. Un’autentica scorpacciata nel mondiale, già definito dei record in partenza visto la convocazione di nove atleti (sei azzurri e tre stranieri) e tre tecnici. Anche il bottino, però, è stato ricchissimo e assolutamente indimenticabile: nove medaglie di cui tre bronzi individuali e l’oro a squadre per tutti i partecipanti del Frascati Scherma in gara. E’ raggiante (e non potrebbe essere altrimenti) il presidente Paolo Molinari.
“Lo diciamo spesso ultimamente, ma credo che sarà difficile ripetere un risultato simile – dice il massimo dirigente – Il mondiale dei record è stata la ciliegina su un’annata davvero bellissima per il nostro club, vissuta nel segno del nove. Nove come i titoli italiani, l’ultimo dei quali conquistato proprio quest’anno, una conferma del titolo del 2016 e il modo migliore per consolidare la nostra leadership nella classifica per club. Nove come gli atleti che hanno preso parte alla rassegna iridata, nove come i componenti del Frascati Scherma nella squadra azzurra (sei atleti più tre tecnici, ndr) e nove come le medaglie riportate a casa. Il prossimo anno dovremo provare a far sì che sia nel segno del dieci – sorride Molinari – Scherzi a parte, la nostra sfida sarà cercare di confermarsi a questi altissimi livelli e per farlo il Frascati Scherma sa bene che dovrà continuare a lavorare intensamente sui giovani e sul settore dei più piccoli, il Gpg Under 14″.
Tornando a parlare di mondiale, Molinari commenta più nello specifico le gesta dei vari atleti tuscolani in gara. “Arianna Errigo era al debutto coi nostri colori e ha confermato di non deludere mai: il bronzo individuale è sicuramente un’ottima spinta per il suo tentativo di lavorare sulla doppia arma (la sciabola oltre al fioretto, ndr) seguita dai nostri tecnici Lucio Landi e Luca Simoncelli. Daniele Garozzo, pur mancando il “triplete” di ori (Olimpiade, Europei e Mondiali, ndr), ha confermato di essere ormai un campione affermato grazie alla crescita maturata col maestro Fabio Galli, in special modo nei quarti quando ha ribaltato la situazione contro l’americano Massialas che era in vantaggio 14-11 e poi nella gara a squadre dove è stato trascinante. Irene Vecchi ha chiuso alla grande una stagione iniziata bene e poi caratterizzata da una leggera flessione: il bronzo individuale mancava da tempo ai colori azzurri. Le fotografie che rimarranno del nostro mondiale, però, saranno in particolare due: la foto di gruppo dello staff della sciabola che conta tre nostre atlete (Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e appunto Irene Vecchi, ndr) e due tecnici (Lucio Landi e Andrea Aquili, ndr) e che ha riportato dopo 14 anni il titolo mondiale in Italia. E poi la straordinaria prestazione di Camilla Mancini, arrivata a un passo dalla medaglia individuale alla sua prima kermesse iridata e poi protagonista in un Dream Team azzurro che si è confermato sul tetto del mondo. Alla fine della competizione – conclude Molinari – tra i tanti messaggi di congratulazioni è arrivato pure quello molto gradito del sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti: per noi è un orgoglio poter portare in giro per il mondo il nome della città. A settembre organizzeremo una festa per i nostri medagliati mondiali per celebrare al meglio una manifestazione davvero memorabile”-.