“Finalmente è scattato il sequestro per la vera e propria discarica di amianto dell’ex asilo DoReMi Diverto a Ostia, per la quale erano stati spesi oltre 900mila euro per la bonifica di una scuola che ora non c’è più. Ma procediamo per tappe. Come ci è stato riferito dal Comitato genitori DoReMi la scuola è stata incendiata nel settembre 2012 portando alla luce un devastante scenario composto da amianto misto a detriti; la giunta di centrodestra dell’allora presidente Vizzani si limitò a stanziare a fine 2011 2 milioni e 500mila euro per il progetto di ricostruzione della scuola: peccato che questi soldi siano rimasti nel buco di bilancio senza mai essere stati utilizzati!
Dopo ben 3 mesi dall’incendio è stata richiesta la verifica del terreno all’Arpa che ha elaborato un documento dove è scritto che l’amianto crisolito era materiale pericoloso e da rimuovere immediatamente; l’amianto però è rimasto lì fino al maggio 2013, data di insediamento della giunta Tassone (l’ex presidente del X Municipio condannato a 5 anni nell’inchiesta di Mafia Capitale), che non ha mosso un dito finché a marzo 2014 ci fu l’interrogazione del M5S. Allora gli chiedemmo tutti gli atti prodotti in merito a questa situazione fino a quella data: come risposta, il nulla assoluto.
A maggio 2014 Tassone fece poi fare una bonifica a somma urgenza con la spesa di ben 908.131 euro, senza calcolare i 2 milioni e mezzo già stanziati e appaltati che sono rimasti congelati a spese della cittadinanza. Ma l’altra grande follia è che prima di spendere questi soldi della bonifica Tassone stesso aveva già ceduto l’area in comodato d’uso gratuito al Vicariato cambiando la destinazione d’uso dell’area, eliminandone dunque la funzione scolastica. E attenzione, la storia non finisce mica qui: ancora prima della bonifica Tassone, il Vicariato si era offerto a proprie spese di bonificare l’area dall’amianto per poterne usufruire, peccato che alla fine tutto è ricaduto sulle tasche dei cittadini in quanto l’area è stata successivamente consegnata gratuitamente al Vicariato dal Dipartimento Patrimonio con atto formale.
Arriviamo a dicembre 2016: dopo tutte queste vicissitudini, il Vicariato manda una lettera al Patrimonio in cui rinuncia all’area: dunque, tirando le somme, in saccoccia continuano a prendersela i cittadini romani e del X Municipio in particolare. Alla fine della giostra è scattato il sequestro dell’area inquinata perché a marzo 2015 i genitori hanno intrapreso le vie legali denunciando l’accaduto, e questo – dopo 2 anni di ridicoli temporeggiamenti e rimpalli di responsabilità fra centrodestra e centrosinistra – finalmente è il risultato.
Risultato che si è avuto solo grazie all’iniziativa dei cittadini e del Comitato dei genitori, mentre la vecchia politica di destra e di sinistra ha giocato come al solito sulla loro pelle. Noi del M5S siamo sempre stati gli unici a dare voce e speranza ai nostri concittadini, e tutti i dati e i documenti in nostro possesso possono confermarlo, senza tema di smentite”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara e la Delegata della Sindaca per il X Municipio Giuliana Di Pillo.