Attualità

Ostia, amianto ex asilo DoReMi Diverto: Ferrara-Di Pillo (M5S): “Noi gli unici a dare voce ai cittadini, da vecchia politica solo disastri”

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Amianto. 1.545 persone perdono la vita ogni anno a causa del mesotelioma in Italia. La mortalità si riduce tra gli under50

“Finalmente è scattato il sequestro per la vera e propria discarica di amianto dell’ex asilo DoReMi Diverto a Ostia, per la quale erano stati spesi oltre 900mila euro per la bonifica di una scuola che ora non c’è più. Ma procediamo per tappe. Come ci è stato riferito dal Comitato genitori DoReMi la scuola è stata incendiata nel settembre 2012 portando alla luce un devastante scenario composto da amianto misto a detriti; la giunta di centrodestra dell’allora presidente Vizzani si limitò a stanziare a fine 2011 2 milioni e 500mila euro per il progetto di ricostruzione della scuola: peccato che questi soldi siano rimasti nel buco di bilancio senza mai essere stati utilizzati!

Dopo ben 3 mesi dall’incendio è stata richiesta la verifica del terreno all’Arpa che ha elaborato un documento dove è scritto che l’amianto crisolito era materiale pericoloso e da rimuovere immediatamente; l’amianto però è rimasto lì fino al maggio 2013, data di insediamento della giunta Tassone (l’ex presidente del X Municipio condannato a 5 anni nell’inchiesta di Mafia Capitale), che non ha mosso un dito finché a marzo 2014 ci fu l’interrogazione del M5S. Allora gli chiedemmo tutti gli atti prodotti in merito a questa situazione fino a quella data: come risposta, il nulla assoluto.

A maggio 2014 Tassone fece poi fare una bonifica a somma urgenza con la spesa di ben 908.131 euro, senza calcolare i 2 milioni e mezzo già stanziati e appaltati che sono rimasti congelati a spese della cittadinanza. Ma l’altra grande follia è che prima di spendere questi soldi della bonifica Tassone stesso aveva già ceduto l’area in comodato d’uso gratuito al Vicariato cambiando la destinazione d’uso dell’area, eliminandone dunque la funzione scolastica. E attenzione, la storia non finisce mica qui: ancora prima della bonifica Tassone, il Vicariato si era offerto a proprie spese di bonificare l’area dall’amianto per poterne usufruire, peccato che alla fine tutto è ricaduto sulle tasche dei cittadini in quanto l’area è stata successivamente consegnata gratuitamente al Vicariato dal Dipartimento Patrimonio con atto formale.

Arriviamo a dicembre 2016: dopo tutte queste vicissitudini, il Vicariato manda una lettera al Patrimonio in cui rinuncia all’area: dunque, tirando le somme, in saccoccia continuano a prendersela i cittadini romani e del X Municipio in particolare. Alla fine della giostra è scattato il sequestro dell’area inquinata perché a marzo 2015 i genitori hanno intrapreso le vie legali denunciando l’accaduto, e questo – dopo 2 anni di ridicoli temporeggiamenti e rimpalli di responsabilità fra centrodestra e centrosinistra – finalmente è il risultato.
Risultato che si è avuto solo grazie all’iniziativa dei cittadini e del Comitato dei genitori, mentre la vecchia politica di destra e di sinistra ha giocato come al solito sulla loro pelle. Noi del M5S siamo sempre stati gli unici a dare voce e speranza ai nostri concittadini, e tutti i dati e i documenti in nostro possesso possono confermarlo, senza tema di smentite”.

Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara e la Delegata della Sindaca per il X Municipio Giuliana Di Pillo.