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Frosinone, scoperti 17 lavoratori irregolari e denunciate 8 persone per false fatturazioni. Sanzioni per oltre 175.000 euro

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Una rilevante operazione di servizio nel settore del contrasto al lavoro sommerso ed all’evasione fiscale è stata portata a termine nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone.

L’attività svolta dai militari della Brigata di Anagni ha consentito questa volta di individuare un particolare sistema di frode basato sull’utilizzo strumentale e simulato di contratti di appalto e subappalto, cui hanno fatto ricorso alcune società ciociare per evitare il pagamento di contributi previdenziali in favore dei lavoratori dipendenti. In particolare, nel corso di un controllo effettuato presso una di queste società, operante nel settore della macellazione e confezionamento di carni fresche, sono stati identificati 17 lavoratori risultati però formalmente assunti da un’altra azienda.

I riscontri contabili effettuati hanno permesso di rilevare, infatti, che le prestazioni di manodopera venivano rese, solo sulla carta, dalle società appaltatrici e sub-appaltatrici, perché, di fatto, queste ultime sono risultate prive di una struttura aziendale ovvero di un’organizzazione di mezzi necessari all’esecuzione delle prestazioni previste contrattualmente. I Finanzieri della Brigata di Anagni hanno, quindi, contestato ai responsabili delle società coinvolte l’interposizione fittizia di manodopera, prevista e punita dall’art. 29 del D.Lgs. 267/2003, nonché hanno provveduto al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 8 persone coinvolte, a vario titolo, nell’emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti per oltre 400 mila euro, documenti emessi al solo fine di giustificare le prestazioni rese sulla base dei contratti di appalto simulati.

Nei confronti della società sono state, infine, comminate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 175 mila euro. L’attività svolta, l’ultima in ordine cronologico, è la testimonianza dell’impegno costante profuso dalle Fiamme Gialle di Frosinone per tutelare le imprese ciociare che operano nella legalità, intervenendo nei confronti di quei soggetti economici che beneficiano di un vantaggio concorrenziale “sleale” attraverso l’utilizzo di manodopera irregolare.