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Frosinone, spedizione punitiva culminata con sequestro di persona: identificati gli autori

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Torpignattara. Responsabile di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione nei confronti dei propri congiunti: nei guai 28enne italiano

Spedizione punitiva con sequestro di persona: la Polizia di Stato identifica gli autori

E’ quasi l’una del 1 agosto quando sul 113 giunge una telefonata con la quale viene segnalato che un giovane è stato fatto salire a bordo di un’autovettura e portato via contro la propria volontà.

I fatti accadono nella parte bassa del capoluogo, davanti ad un noto esercizio pubblico ancora frequentato da un gran numero di persone nonostante la tarda ora.

Gli agenti delle Volanti arrivano immediatamente sul posto ed acquisiscono numerose testimonianze che permettono la ricostruzione dell’episodio.

Poco prima, due uomini si erano presentati all’interno del locale invitando uno dei dipendenti ad uscire, dopodichè lo facevano salire a bordo di un’autovettura di colore scuro allontanandosi velocemente.

Da quel momento il giovane risultava irrintracciabile.

Le ricerche venivano estese ad ampio raggio e, nel corso della notte, le Volanti individuavano in Corso Francia un’utilitaria, ferma sul ciglio della strada, corrispondente a quella segnalata; alla vista dei poliziotti, due giovani che si trovavano nei pressi dell’auto – nel tentativo di eludere il controllo – si allontanavano a piedi ma venivano raggiunti poco dopo dagli agenti nei pressi dell’incrocio tra Via Monteverdi e Viale Grecia.

Entrambi apparivano affannati e sudati, uno di loro presentava una lacerazione sulla t-shirt, probabile segno di una avvenuta colluttazione, ma entrambi si rifiutavano di fornire spiegazioni sul tentativo di eludere il controllo di Polizia ed asserivano di non conoscere la persona portata via dal locale contro la propria volontà.

Gli agenti proseguivano ininterrottamente le ricerche del giovane il quale veniva finalmente rintracciato presso il locale Pronto Soccorso, dove si era presentato spontaneamente riferendo ai sanitari di essersi procurato le evidenti lesioni in seguito ad una caduta accidentale.

Gli venivano riscontrate ferite lacero contuse su tutto il corpo e la frattura di una costola.

Le indagini condotte nei giorni immediatamente successivi dagli uomini dell’Ufficio Volanti, coordinati dal Commissario Capo Flavio Genovesi, consentivano di ricostruire l’accaduto, nonostante l’atteggiamento scarsamente collaborativo della vittima.

Il giovane dipendente del locale veniva convinto ad uscire fuori con la scusa di un chiarimento verbale, dopodiché veniva fatto salire con la forza a bordo dell’auto e, una volta condotto in una zona isolata, aggredito con calci e pugni e colpito ripetutamente con una mazza da baseball.

Gli autori della “spedizione punitiva”, risultati poi essere proprio i due giovani fermati nella notte del 1 agosto, di 24 e 25 anni, entrambi pluripregiudicati del capoluogo, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate.

Sono tuttora al vaglio degli inquirenti i motivi del pestaggio.