L’esasperazione per il caldo asfissiante ha fatto perdere la testa a un passeggero della linea 89, che al capolinea del bus 89 in Piazzale Clodio – zona Prati – ha dapprima avuto un vivace scontro verbale con l’autista del mezzo, salvo poi rifilare uno schiaffone all’inerme conducente, “reo” del mancato funzionamento dell’aria condizionata sul mezzo.
Storie di ordinaria follia, degenerate in un episodio che ha sollevato stupore e incredulità anche agli occhi degli altri passeggeri del mezzo. Il fatto si è verificato nella giornata di ieri proprio al termine della corsa: l’autista ha aperto le porte per far scendere i passeggeri, ma l’uomo – un italiano di circa 40 anni – non contento del “trattamento” riservato, ha colpito in pieno volto il tranviere. Proprio in quel frangente, però, nella zona era presente una pattuglia dei Carabinieri per un normale pattugliamento della zona. Notata la scena, i militari hanno subito provveduto all’identificazione dell’uomo.
Duro e immediato il commento di Micaela Quintavalle, rappresentante del leader del sindacato degli autoferrotranvieri: “Non ne possiamo più, abbiamo il terrore di girare in divisa. Mi chiedo come mai, in una società improntata sui social e sulla tecnologica, nessuno abbia fatto un filmato per riprendere la scena. Ormai abbiamo il terrore di girare in divisa, visto che i mezzi di comunicazione ci dipingono come la causa di tutti i mali. Non possiamo frequentare nemmeno i bus da passeggeri – magari per raggiungere il nostro posto di lavoro – senza il terrore di venire attaccati”.
“Purtroppo il nostro potere d’azione è limitato: siamo brave persone, ma dobbiamo sopperire alla mancanza di personale e all’inefficienza di una dirigenza che non ci mette nelle giuste condizioni per lavorare. Dopo episodi del genere, l’azienda invita l’utenza a mantenere la calma, tutto qui. E noi affrontiamo il domani con una dose di paura ancora maggiore”.
