COMPAGNIA DI FROSINONE
Nella tarda serata di ieri, in Giuliano di Roma, i militari della locale Stazione Carabinieri rintracciavano e traevano in arresto un 29enne del luogo in esecuzione di una Ordinanza di aggravamento della misura cautelare, emessa nei confronti del predetto dal Tribunale di Latina lo scorso 4 agosto.
L’uomo, che era sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per aver commesso a febbraio di quest’anno, in Ceccano, il reato di furto aggravato in abitazione, veniva colpito da tale provvedimento a seguito delle segnalate costanti violazioni alle prescrizioni impostegli, cosicchè la misura veniva sostituita con la detenzione domiciliare da scontare presso la propria abitazione.
L’arrestato, pertanto, al termine delle formalità di rito veniva tradotto, come disposto dalla competente A.G., presso il suo domicilio in regime degli arresti domiciliari.
COMPAGNIA DI ALATRI
Nel pomeriggio di ieri, in Trivigliano, i militari della Stazione Carabinieri di Guarcino, in esecuzione all’Ordine di Carcerazione emesso in pari data dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, traevano in arresto un 50enne, già censito per reati contro il patrimonio.
L’arrestato, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali presso la Comunità del citato centro, veniva ritenuto responsabile del reato di rapina in concorso, commesso nell’anno 2011 in Supino, per il quale dovrà scontare la pena di anni sette di reclusione.
Pertanto, al termine delle formalità di rito, il prevenuto veniva tradotto presso la Casa circondariale di Frosinone.
Nella giornata di ieri, in Fiuggi, i militari della locale Stazione Carabinieri, a conclusione di attivita’ investigativa, deferivano in stato di libertà tre persone, tutte residenti a Taranto, una donna 49enne e due uomini rispettivamente di 32 e 27 anni (già censiti per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti) per il reato di tentata truffa.
I Predetti, in concorso tra loro, simulavano la vendita di un telefono cellulare su di un sito internet, senza che la stessa andasse a buon fine in quanto l’acquirente, un 60enne del citato centro, avvedendosi della truffa non concludeva la compravendita sporgendo successivamente denuncia querela presso il suindicato Comando Arma.
Gli operanti, accertavano altresì che i malfattori per porre in essere il reato avevano richiesto al malcapitato il versamento del denaro su carte poste – pay a loro intestate.