Dopo il suicidio di questa notte della guardia giurata 36 enne a Ponte Galeria arriva il comunicato del sindacato autonomo Vigilanza Privata a denunciare le difficili condizioni di lavoro dei Vigilantes.
“La guardia giurata 36enne suicidatasi a Roma, é l’ultimo episodio di una serie ormai preoccupante di suicidi che hanno riguardato i vigilantes.
Le cause di certi gesti non si possono sempre nascondere dietro alle verifiche psico-fisiche delle guardie, ma si dovrebbero ricercare nelle condizioni di lavoro che le stesse sono costrette a subire, stipendi non pagati per mesi, passaggi da una società all’altra che invece di migliorare la situazione la aggravano aggiungendo ulteriori mesi senza stipendio e pagamento del T.F.R..
Su questo si dovrebbe indagare e fare chiarezza, su società già segnalate alle Autorità competenti che continuano ad operare indisturbate in modo illecito e fraudolento sfruttando le guardie, gettandole nello sconforto e nella disperazione.
Da anni rendiamo note le condizioni difficili di lavoro, il mancato rispetto di molte garanzie contrattuali e l’assoluta assenza di controlli da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza sull’operato degli istituti di vigilanza privata.
E’ forse questa assoluta carenza dei controlli la causa principale dell’incessante numero di suicidi ed “incidenti” che occorrono alle guardie giurate.
Il SAVIP è vicino alla famiglia della guardia giurata e richiama l’attenzione della Magistratura e dell’Autorità di P.S. sulla estrema frequenza con la quale lo stress del lavoro delle guardie giurate, continua a mietere vittime tra quanti svolgono il nostro difficile mestiere.”