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L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia si esprime sull’inquinamento da Elettrosmog

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sanità aggressioni pronto soccorso

Di seguito, il commento de L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia sull’ultima azione politica di Ottaviani: L’associazione considera estremamente positiva l’iniziativa del Sindaco di Frosinone Avv.Nicola Ottaviani, in merito al provvedimento di sospensione e verifica dell’installazione di antenne per la misurazione a distanza dei consumi del gas metano con utilizzo di strumenti senza fili a radiofrequenze (smart  meters). Gli smart meters realizzano reti plurinodali, creando collegamenti tra di loro i cui  segnali rimbalzano ininterrottamente da uno all’altro. In tal modo l’esposizione alle radiofrequenze è riverberante ed enormemente amplificata, perché legata al continuo incrocio dei segnali con creazione di campi elettromagnetici continuativi a  determinare un’esposizione cronica agli stessi.

Telelettura con tecnologia Wireless, sommata a tutte le altre fonti di elettrosmog già riconosciute: WiFi, cellulari, ecc, che produce un esponenziale aumento delle radiofrequenze e dei campi elettromagnetici, cui conseguono i potenziali effetti nocivi sulla salute umana di tipo acuto o cronico, che innumerevoli studi scientifici  hanno indagato e confermato. I Medici informano che ultimissimi studi da parte di esperti nazionali ed internazionali (consulenti OMS) segnalano il rischio certo di malattie correlate all’innalzamento dei valori dell’elettrosmog. Alcune citazioni recenti: il 13 luglio 2017 Anthony B.Miller,Oncologo Consulente per l’OMS  ha reso pubblico che le radiazioni da radiofrequenza emesse dai dispositivi di comunicazione senza fili e tra le quali rientrano a pieno titolo gli smart meters attualmente sospesi a Frosinone, che contano un’emissione alta, continuativa e ridondante di radiofrequenze,sono causa certa di cancro.

Lo stesso scienziato ha ritenuto che le nuove conoscenze impongano una riclassificazione della radiofrequenza come fattore di tipo I nella classificazione degli oncogeni(ovvero agenti che determinano il cancro) secondo lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) afferente all’OMS. Ma già lo studio CERENAT in Francia nel 2014 aveva individuato nelle radiofrequenze la possibile associazione con i tumori cerebrali. Conferme anche da numerosi studi svedesi. Il recentissimo  studio canadese Intherphone del maggio 2017 ha evidenziato il rischio di tumori cerebrali quali:glioma,meningioma,neurinoma del nervo acustico e tumori della parotide. Da segnalare  che il Report del National Toxicology Program (USA anno 2016/2017) sugli studi relativi la carcinogenesi (ovvero l’origine dei tumori) da radiofrequenza utilizzata nell’industria delle telecomunicazioni, rispetto i risultati preliminari di laboratorio, individua due tipi di cancro:gliomi cerebrali e schwannomi cardiaci (tumori del sistema di innervazione del cuore). Il Dr .Fiorenzo Marinelli del CNR di Bologna nel convegno del 13/3/17 ha ribadito i danni molecolari da radiofrequenze come  causa di patologie cancerogene e degenerative.

Nel maggio 2012,l’Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito ha segnalato un aumento del 50% di incidenza dei tumori dei lobi frontale e temporale nei bambini tra il 1999 e il 2009.Infine ricordiamo le radiofrequenze sono all’origine della EHS, ovvero della Sindrome da Elettroipersensibilità, già da tempo riconosciuta in Svezia come Malattia Debilitante documentata,che si esprime con mal di testa, insonnia,difficoltà di concentrazione, riduzione della memoria,ritardo nell’apprendimento, tinnito, nausea, ipertensione, depressione. Il perdurare dell’esposizione determina cronicità con danni neurologici permanenti, danni al sistema immunitario, endocrino, al patrimonio genetico oltre l’ insorgenza di cancro. Inquietante il fatto che la Compagnia di Assicurazioni Svizzera Swisse Re e la Compagnia Lloyd’s di Londra non coprono i danni di qualunque natura causati da radiofrequenze e campi elettromagnetici!!!Gli studi riportati sono solo una esigua parte, ma esemplificativa  e sufficientemente dimostrativa del pericolo in essere, di quanto già descritto ed attestato dalla scienza. L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia ritiene che, nello specifico, ricorrano indiscutibilmente le condizioni per l’applicazione del principio di precauzione a salvaguardia della salute dei cittadini.

Firmatari: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Marzia Armida, Iannello Benedetto