Donare gli organi dovrebbe essere un dovere di tutti. E’ questo il messaggio che emerge dall’incontro svoltosi mercoledì scorso presso la sala San Bernardino nel Comune di Filettino, organizzato dall’Ente Comunale in sinergia con l’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi), dal titolo “Donare una scelta di Vita”.
Filettino, De Meis: “Un incontro con l’AIDO per formare ed informare la cittadinanza”
All’incontro hanno preso parte la dott.ssa Marina Padovan Presidente del Consiglio Regionale dell’AIDO; la dott.ssa Agnese Casini Presidente del Consiglio Provinciale di Latina dell’AIDO; il dott. Moreno Bartolomucci Coordinatore trapianti ASL di Frosinone e il dott. Domenico Cestra Vice Coordinatore Trapianti ASL di Frosinone.
Il Sindaco Paolo De Meis, ha aperto il convegno presentando le autorità presenti, in considerazione poi dell’adesione da parte del Comune di Filettino dallo scorso giugno al progetto “Carta d’Identità –donazione d’organi”. “Tutti i cittadini maggiorenni –ha sottolineato il Sindaco Paolo De Meis- possono dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti post mortem compilando l’atto olografo dell’AIDO, oppure direttamente presso le strutture idonee dell’ASL, ed ora c’è anche un’altra possibilità: nel Comune di Filettino, col rinnovo della carta d’identità si può esprimere il proprio consenso. Abbiamo aderito a giugno al progetto carta d’identità –donazione organi, senza alcun obbligo né aggravio di spesa né maggiori tempi di emissione del documento, permette di effettuare un’azione positiva di civiltà, nel pieno rispetto della riservatezza delle proprie scelte. Questo convegno rappresenta un’occasione importante di formazione e di informazione su un tema non conosciuto come si dovrebbe, quale è quello della donazione degli organi. Decidere di donare i propri organi è un gesto di grande generosità, un atto di grande civiltà e di rispetto per la vita. Migliaia di persone ogni anno sono salvate o migliorano la propria qualità di vita con il trapianto di organi e tessuti. Il trapianto, però dipende soprattutto da un gesto volontario e gratuito, e cioè scegliere di donare gli organi dopo la propria morte. Quando perdiamo una persona amata è difficile, in un momento di sofferenza così profonda, pensare a qualcuno che è malato e che, se non avrà un nuovo organo, avrà un’aspettativa di vita molto bassa. E’ quindi importante informarsi, scegliere e decidere in vita come esprimersi rispetto alla donazione. In questo modo, –ha concluso il Primo Cittadino– da un lato si ha la possibilità di elaborare una posizione personale in merito alla donazione e si può esser certi che la propria volontà venga rispettata; dall’altro lato, si sollevano i propri familiari da una scelta difficile in un momento delicato”.
L’incontro ha destato molta attenzione da parte dei presenti, coinvolti dagli interventi dei relatori, che hanno fornito valide informazioni e sensibilizzando sul tema i presenti.