Cronaca

Frosinone, anche l’autopsia conferma: traumi mortali sul corpo di Gloria Pompili, la 23enne trovata morta sulla Monti Lepini

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tuscolano casa anziana derubata

Ormai non ci sono più dubbi. Anche l’autopsia lo ha confermato: Gloria Pompili, la 23enne trovata morta sulla Monti Lepini nel territorio di Prossedi nella nottata tra il 23 e il 24 agosto, è morta in seguito ai traumi riportati dopo essere stata brutalmente picchiata.

Sul corpo della donna sono state infatti trovate numerosi traumi al torace, nella zona addominale e anche in testa. Ferite che avrebbero causato il decesso a causa delle numerose emorragie emerse in seguito al pestaggio, con la ragazza che ha accusato problemi respiratori quando stava tornando a casa a bordo di un’automobile. Inutili i tentativi di soccorso tentati dagli altri occupanti della macchina, che hanno anche allertato il 118: quando il mezzo è arrivato a destinazione non c’era già più niente da fare, con i parametri vitali che erano ormai praticamente inesistenti.

La giovane era solita prostituirsi sul litorale romano, nella strada che porta a Nettuno, ed è proprio in quei luoghi che si stanno concentrando le indagini dei Carabinieri per scovare l’autore del brutale pestaggio.

Forze dell’Ordine che stanno cercando di ricostruire anche il passato di Gloria per trovare eventuali ulteriori piste che potrebbero condurre alla soluzione del caso. La vita della giovane ragazza, che avrebbe compiuto 24 anni ad agosto, ha attraversato numerosi momenti di difficoltà, visto che già a 7 anni era stata costretta a trasferirsi in una casa famiglia. Il riscatto, apparente, sembrava essere arrivato dopo la maggiore età, quando è arrivato il matrimonio con un uomo di nazionalità rumena e due bambini che oggi hanno 5 e 3 anni.

Anche la vita familiare è stata però ricca di difficoltà: numerosi sono stati i litigi, tanto che la giovane è stata costretta a trasferirsi in una palazzina di Corso Lazio con un’altra parente di origine rom e un egiziano. Un esistenza difficile, terminata con un tragico epilogo e la possibilità, ormai concreta, che i due bambini vengano affidati ad una casa famiglia così come successo alla madre. Con la speranza che, almeno per loro, il futuro sia più dolce.