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Atac, il direttore generale Rettighieri vuole attuare la “missione possibile”. Pronti 150 nuovi bus e lavori sulla metro

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Il nuovo direttore generale Marco Rattighieri, ha presentato giovedì mattina nella sede di via Prenestina la «Missione possibile» per il 2016.

Nuove persone e nuovo programma. E’ quello presentato dal nuovo direttore generale Atac Marco Rettighieri che è intervenuto giovedì mattina nella sede di via Prenestina in merito alla «Missione possibile» per il 2016. Il programma prevede l’arrivo di 150 nuovi bus, lavori sulle linea A, B e B1 della metropolitana. Forse non tutti sanno che a Roma sono disponibili circa 2.114 bus, ma soltanto 1380 sono utilizzabili. Numeri che fanno arrabbiare, e non poco, tutti i pendolari che da tempo viaggiano per tutta la capitale. -”Abbiamo ereditato un parco mezzo vetusto» ha detto Rettighieri. -”È in corso il bando per 150 bus nuovi, Euro 6, di cui i primi 50 saranno su strada a partire da settembre”-.

LOTTA AL DEBITO – E’ ormai fatto scontato che Atac sia ricoperta di debiti. Circa 1,5 miliardi nel 2015 che sono scesi a 1,3 nel 2016 grazie ad una riduzione di 100 milioni con le banche e altri fornitori. Ad intervenire è stata anche Maria Grazia Russo, direttore corporate di Atac -”Oggi abbiamo programmazione con stanziamenti certi e la sfida ora è la capacità gestionale. Le risorse del Comune sono un’opportunità per l’azienda e la sfida è portarne a casa altri 50 con il riconoscimento, a fronte di puntuali verifiche, del rispetto del programma di esercizio su base trimestrale. Nel triennio prevediamo un ritorno in positivo dell’esercizio di bilancio”-

I controlli saranno più serrati. Su questo argomento Rettighieri dichiara-”L’obiettivo del 2016 e’ arrivare all’evasione zero in metropolitana. Dobbiamo riabituare la gente a pagare il biglietto. Come? Con la presenza di Atac ovunque sul territorio. Ma mettere i tornelli in ingresso e in uscita per gli autobus e’ una cosa impossibile. Ci vorrebbero ore a fare un percorso di pochi chilometri. L’obiettivo è dimezzare l’evasione sulle linee di superficie entro il 2016 e in futuro pensiamo ad altre tecnologie come i sensori”-.