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Alatri, Medici di Famiglia per l’Ambiente FR: ecco la lettera indirizzata al Sindaco

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Il giorno 20 Agosto 2017 alla dr.ssa Teresa Petricca, come Medico Responsabile Scientifico ed in rappresentanza di tutti i Medici che appartengono all’ Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia, è stato assegnato il Premio Internazionale per la Pace “Beato Papa Paolo VI”, presso la splendida cornice religiosa e naturalistica del Santuario della Regina della Pace di Monte Scalambra a Serrone (Fr). Riconoscimento inatteso, graditissimo e commovente soprattutto laddove i Medici sono stati definiti angeli custodi “…per la nostra salute e la salute dei nostri figli, soprattutto della Valle del Sacco”. L’Associazione dei Medici si pone dalla nascita come una piccola forza di pace che si occupa di ambiente, con particolare interesse, appunto, per la Valle del Sacco. Attentare all’ambiente è esercizio di abuso, aggressione e violenza sulla collettività inerme e indifesa, a rappresentare una parte di quella che Papa Francesco definisce una terza guerra mondiale “ a pezzi”, nella quale giustamente include tutte quelle forme di sopruso, che mietono vittime al pari o più di una guerra. Quale il messaggio da parte dell’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia al Sindaco di Alatri, Comune interessato in attuale dal progetto di creazione di impianti a biomassa e di trasformazione di materiali inerti?

Alatri è il quarto paese per inquinamento da polveri sottili della provincia di Frosinone, che si configura tra le più inquinate d’Europa. E’ contraddittorio, pertanto, che si pensi ad autorizzare impianti emissivi in luoghi dove la vivibilità è ai limiti, a ridosso immediato di Siti classificati di Interesse Nazionale (SIN) per la necessità di bonifica. Si rammenta che tali tipologie impiantistiche, anche le più avanzate tecnologicamente, non negano carichi emissivi in atmosfera.

E’ contraddittorio deliberare le domeniche ecologiche di fermo del traffico e lo spegnimento dei camini domiciliari al fine di ridurre le emissioni in plus di polveri sottili dannose quando, in spregio, si autorizzano biomasse, inceneritori ed altra impiantistica industriale produttrice di tali prodotti tossici. E’ etico tener conto dell’ informativa, che giunge da studi scientifici internazionali, nazionali e regionali e di massimo rigore, rispetto l’insorgenza percentuale accertata di malattie e morti secondo un modello matematico sequenziale all’aumento della concentrazione delle polveri , rifuggendo studi fuorvianti , propagandati da agenzie commissionate al fine di dimostrare una verginità del territorio non rilevabile. Studi che addirittura in maniera tragicomica individuano negli inquinanti degli ambienti confinati quali case, scuole, ecc. la causa prevalente delle malattie respiratorie,probabilmente al fine di stornare l’attenzione su quanto risulti di pericoloso nell’inquinamento esterno dell’aria nel determinismo delle patologie. Favorire l’immissione di inquinanti con la creazione di fabbriche insalubri,significa spingersi al confine della sperimentazione dell’insorgenza di malattie , in un paese già inserito in un territorio ad alta pressione ambientale.

L’Associazione Medici ribadisce all’ Ing. Morini, Sindaco di Alatri, l’impegno già espresso verbalmente in un precedente incontro, in merito uno studio con cui i Medici indagheranno la salute respiratoria degli abitanti afferenti nel raggio di 3 (tre) Km rispetto gli impianti previsti e che avrà inizio prima della messa in essere degli impianti stessi, qualora approvati. Lo studio verrà ripetuto negli anni successivi l’inizio attività. Ciò consentirà di valutare e quantizzare l’eventuale aumento percentuale delle patologie respiratorie. E’ auspicabile che il Sindaco, in quanto responsabile della salute dei propri cittadini ed appellandosi al criterio di precauzione di cui è depositario con prerogativa unica ed insindacabile, dica NO alla realizzazione di qualsiasi impianto emissivo e dannoso in Alatri. Quando la prevenzione da esercitare con il rispetto del territorio non è considerata utile, perchè non portatrice di interessi retributivi nell’immediato, quando i prodotti finali sono la malattia e la morte, chi deve opporsi in difesa della collettività, se non il Sindaco? La promessa di una ripresa economica basata sulla realizzazione di industrie malsane prevarica la sacralità del diritto alla salute, diritto per noi medici primario e supremo