EMERGENZA INCENDI, PIRRI: LE POCHE RISORSE ESISTENTI ANDREBBERO UTILIZZATE MEGLIO. APPELLO A PROVINCIA E SINDACI PER BLOCCARE LA RACCOLTA DI FUNGHI E ASPARAGI E VIETARE PASTORIZIA E CACCIA SUI TERRENI BRUCIATI
“L’emergenza incendi in provincia di Frosinone può e deve essere affrontata con maggiore organizzazione. Le risorse non sono molte ma quelle che ci sono devono essere utilizzate al meglio”. Mario Pirri, segretario regionale della Uil Vigili del Fuoco, dopo aver chiesto, ad inizio agosto, attraverso Vincenzo Spinelli della segreteria provinciale, un intervento del Prefetto e successivamente la convocazione di un tavolo urgente tra le istituzioni, effettuato mercoledì scorso ma in assoluto ritardo perché arrivato a fine stagione, sottolinea un altro aspetto che va valutato attentamente e riformato: “Gli elicotteri dei Forestali ereditati dai VVF – sottolinea Pirri – oltre ad essere stati lasciati in abbandono negli ultimi anni, necessitando oggi di una seria manutenzione, non possono ancora essere utilizzati perché la burocrazia sta rallentando il passaggio da un corpo all’altro”. C’è poi la questione del rapporto tra i vigili del fuoco con i Carabinieri Forestali e la Protezione Civile: “L’opera di prevenzione, controllo dei boschi e repressione, secondo la legge 177/2016 ė stato affidato ai Carabinieri Forestali che in questo periodo però sono risultati assenti ingiustificati.
Per quanto concerne la Protezione Civile, la gestione ed il controllo dei volontari – prosegue il segretario Uil VVF – non può restare nelle mani della politica ma, per avere un coordinamento più efficace, il volontariato dovrebbe essere gestito dai pompieri ed il massimo esponente della Protezione Civile dovrebbe essere proprio il comandante dei vigili del fuoco. L’ente di volontariato, tra l’altro, ha mezzi fermi da anni che nessuno utilizza e che potrebbe andare a rafforzare la dote a disposizione del corpo. I due enti, dunque, devono saper dialogare e collaborare tra loro pianificando insieme il soccorso e la prevenzione sotto la guida di un unico Dicastero. Oggi, invece, esistono troppi enti che si occupano, male, della stessa cosa”. Pirri chiama ancora una volta in causa i sindaci dei paesi: “Sono loro gli esecutori della prevenzione e del controllo, i primi cittadini dei nostri centri devono avere più coraggio e affrontare l’emergenza con maggiore incisività facendo tutto ciò che è nelle loro facoltà per mettere un freno al dilagare dei roghi.
Anche la Regione Lazio dovrebbe fare di più a cominciare dalla Sala Operativa che oggi è nelle mani di persone non esperte che non conoscono le dinamiche”. Infine un invito al presidente della Provincia Antonio Pompeo e ai sindaci: “A mio avviso dovrebbero bloccare per almeno due anni la raccolta dei funghi e degli asparagi che, nati su un terreno bruciato, sono dannosi per la salute e andrebbero fermate anche caccia e pastorizia. Si tratterebbe di provvedimenti coraggiosi ma assolutamente urgenti”.