“Le ultime direttive della Asl Rm5 che hanno riguardato la sospensione dell’ambulatorio di Diabetologia (perché di questo si tratta) e che vale la pena ricordare, segue la stessa sorte toccata a suo tempo a quello di Pneumologia (quello che tratta le malattie polmonari!), nonché il ridimensionamento del reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Colleferro, sono gli ennesimi oltraggi perpetrati dalla Regione Lazio a danno della salute dei cittadini del nostro territorio.
A questi poi, si somma quanto stabilito alla fine luglio che per certi versi è ancora più eclatante visto che in quel caso si è presa di mira la U.O. di Epatologia e Malattie infettive del Distretto Asl, il cui riaccreditamento come centro di eccellenza per la cura dei pazienti affetti da Epatite C veniva salutato, nell’aprile 2016, come una vittoria. Vittoria!…si diceva…perché rientrava in uno dei famosi “13 punti” dell’accordo sottoscritto dai Sindaci con la Asl Rm5 che avrebbe dovuto sopperire (mai!..per quanto mi riguarda) alla chiusura dei reparti ospedalieri di Ostetricia/Ginecologia e Neonatologia/Pediatria.
A distanza di poco più di un anno invece, ecco svelato il “bluff”: si rimescolano le carte ed un centro di eccellenza del nostro territorio, “unico” nel suo genere, capace di fornire oltre 7500 prestazioni nel solo 2016, rischia di venire meno alle sue funzioni per un ordine di servizio del 28 luglio u.s. che toglie due delle tre unità mediche che vengono trasferite proprio all’Ospedale di Colleferro.
Ma in questo modo con il semplice spostamento delle “pedine” interno al Distretto, la coperta è sempre corta: tirano da una parte ma scoprono l’altra!
È la solita storia: ci prendono in giro! Ma l’unico a non capirlo…o forse fa finta di non capirlo…. guida la nostra città.
Potenziamento significa nuovi medici e nuovi infermieri, ovvero, nuove assunzioni per reparti che siano “nuovi” non solo nelle mura ma anche nelle cure. Invece i burocrati (?) regionali vogliono confonderci con continui trasferimenti tra le stesse strutture, che non cambiano le cose, e che ci fanno ricordare che la difesa della sanità territoriale è altra cosa.
Il 28 ottobre scorso, in occasione dell’inaugurazione (per donazione!) della nuova strumentazione della stessa U.O. di Epatologia che anche al Gemelli di Roma ci invidiano, il Sindaco Sanna ebbe a dire:
“Desidero precisare che qualcuno voleva chiudere questo centro di eccellenza e possiamo ritenere questo successo come una vittoria delle battaglie che, da qualche tempo, noi Sindaci del territorio abbiamo intrapreso a difesa della sanità territoriale. (…) Continueremo nel percorso intrapreso senza sosta e tentennamenti per garantire ai cittadini una buona sanità». Quale buona sanità?
Le direttive di questa torrida estate (già d’estate!?) sono gli ennesimi ridimensionamenti del nostro Ospedale per cui, indipendentemente da quello che si vuole far credere, sarebbe ora che anche i più incalliti sostenitori di questa Amministrazione prendessero atto che la verità è un altra: la sanità del territorio viene spolpata giornalmente nel silenzio dell’Amministrazione…..altro che potenziamento!
E la colpa che personalmente ritengo più grave, è stata quella di non aver voluto ascoltare gli inviti che da più parti sono stati rivolti al Sindaco per una diversa gestione del problema; passi pure (ma non è stata una genialata!) che abbiano voluto tenere alla larga l’opposizione, ma il Comitato cittadino a difesa dell’Ospedale no….questa se la potevano risparmiare.
E così mentre ancora a febbraio u.s. la stessa Assessore Stanzani dichiarava di “… voler capire la strategia della Regione Lazio…”, strategia che già all’epoca invece a noi risultava chiara e che mira ad affossare il nostro territorio.
E chi fino ad oggi ha rivendicato “la forza messa in campo” è andato a sbattere su ogni singolo punto, su ogni singola richiesta avanzata al tavolo della trattativa (?) agli interlocutori regionali.
Ed allora ricordiamoceli i punti dell’accordo sottoscritto a luglio 2015:
– ambulatori di Pediatria e Ginecologia aperti 6 giorni su 7: DISATTESO
– servizio di monitoraggio di Cardiotocografia fetale: 1 giorno a settimana…quando non salta (non sarà troppo?!)
– reparto di medicina d’urgenza e O.B. con medici e infermieri per 10 posti letto: DISATTESO
– reparto di neurologia con 10 posti letto: DISATTESO
– l’inserimento nella Rete Emergenze del 118 della terapia intensiva: NI…sempre che ci dicano cosa si intende per emergenze e terapia intensiva;
– sblocco delle assunzioni con deroghe per Cardiologia e Neurologia: DISATTESO
– laboratorio di analisi con la stessa dignità di Tivoli: DISATTESO
– Centro Trasfusionale: DISATTESO
Così come vanno ricordate le richieste (alcune ripetitive) avanzate in un secondo momento, il 16 febbraio 2017:
- Individuazione di direttori alla guida di UOC, in particolare per quanto riguarda chirurgia generale, otorinolaringoiatria, ortopedia, medicina, urologia: DISATTESO
• radiologia H24 dopo declassamento H12 con notte e festivi senza attività diagnostica: DISATTESO
• ambulatorio di Neurologia nelle more della completa attuazione del precedente accordo: DISATTESO
• nuove assunzioni attraverso il bando di avvisi pubblici per mancanza di graduatorie specifiche: DISATTESO…almeno fino a quando non aumenterà la pianta organica dell’intero distretto
• reintegro di personale infermieristico e di supporto (O.S.S.) con procedure d’urgenza: DISATTESO
• attivazione di servizi innovativi (ambulatori del “weekend”, prestazioni domiciliari in collaborazione con i distretti sanitari e piani di zona, incentivo all’assistenza domiciliare specialistica): DISATTESO
• attivazione di programmi specifici di prevenzione per il contrasto di patologie collegate ai fattori ambientali: DISATTESO
• adeguamento e rinnovamento delle strumentazioni sanitarie: DISATTESO
• casa della salute della donna e del bambino: DISATTESO
• implementazione delle attività di laboratorio di Analisi (UOC): DISATTESO
• implementazione di Anatomia Patologica per le esigenze di tutti i reparti compresi nella struttura ospedaliera: DISATTESO
• attivazione del servizio Emoteca H24: DISATTESO
Ed allora di cosa stiamo a parlare (?), anche se ad onor del vero….nessuno parla più (?!)”
Aldo Girardi
Colleferro 2.0