Calcio

Frosinone, il match con il Genoa vale come una finale

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Come una finale. Passata la sosta, il sipario si alza nuovamente e spalancherà la scena fino alla chiusura definitiva dei giochi. Tutto è in ballo e tutti devono “ballare”, perché da qui al 15 maggio di tempo per prendere fiato ce ne sarà davvero poco.

Il Frosinone, reduce da un buon momento di forma prima dello stop per le nazionali, vuole confermare anche a Genova i progressi compiuti sul piano della mentalità. Confrontarsi in uno degli stadi più caldi d’Italia sarà un valido termometro per misurare le reali possibilità di strappare punti decisivi anche lontano dalle mura amiche, condizione indispensabile per centrare l’obiettivo prefissato a fine campionato.

Con i rossoblù e nella successiva sfida contro l’Inter, i giallazzurri dovranno innanzitutto badare a mantenere inalterate le distanze in classifica, cercando di piazzare nelle giornate seguenti l’accelerazione decisiva. Scottati dall’ultima, cocente sconfitta esterna subìta a Modena con il Carpi, i canarini hanno una voglia smisurata di riscatto e hanno intenzione di conquistare un risultato positivo a tutti i costi anche per schiodarsi da quel fastidiosissimo ultimo posto nella classifica che prende in considerazione solo i punti collezionati fuori casa.

Pochi i problemi di formazione per mister Stellone, che quasi sicuramente rinuncerà al rientrante Frara (ancora non al top dopo l’infortunio rimediato con la Fiorentina) ma che per il resto ha solo l’imbarazzo della scelta, eccezion fatta per Soddimo che in settimana ha accusato un problema all’adduttore.

Scontata quindi la linea difensiva, con Rosi, Ajeti, Blanchard e Pavlovic davanti a Leali, resta da capire se il tecnico opterà per l’ormai consueto 4-3-3 o se virerà su un 4-4-2 più “abbottonato”, almeno considerando l’eventuale utilizzo di determinati giocatori. Nella prima ipotesi, a centrocampo insieme a Gori e Sammarco potrebbe trovare spazio anche Gucher, che con i viola ha dimostrato di stare bene e di essere una risorsa importante nell’impostazione della manovra. Viceversa, con l’austriaco fuori, sarebbe Kragl a salire alla ribalta occupando il versante sinistro, con Paganini che potrebbe agire nel tridente offensivo oppure – ipotesi più probabile – sulla linea mediana, sia per garantire maggior copertura che per consentire a Dionisi di esprimersi in una posizione più consona alle sue caratteristiche.

Piccoli dubbi che verranno sciolti nelle prossime ore, anche se l’impressione è che Stellone sia orientato a scegliere una squadra più “fisica”, optando quindi per l’ex Ried a dare man forte con la sua corsa.

Tanti dubbi anche in casa Genoa, dove Gasperini si ritrova a dover fare i conti con numerose defezioni sia in difesa che in attacco e dovrà probabilmente rinunciare al consueto 3-4-3, schierando la sua squadra con un centrocampo più folto oppure scegliendo la soluzione del trequartista.

Davanti a Perin agiranno quindi Izzo, Munoz e De Maio, mentre a centrocampo sicuri del posto appaiono Dzemaili, Rigoni e Laxalt, con Rincon che in settimana ha avuto qualche problemino ma dovrebbe farcela a recuperare. L’ultimo dubbio è essenzialmente di natura tattica: se il “Gasp” deciderà di mandare in campo Gabriel Silva la squadra si schiererà sicuramente con il 3-5-2, mentre in caso d’impiego di Suso spazio al 3-4-1-2, con Pandev e uno tra Lazovic e Matavz a comporre il duo d’attacco.